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Albergo diffuso a Padernello: il sogno è realtà

Due le strutture: sono «La casa di Tiziana» e «Il Fornello». Pedroni: «In aumento le richieste di soggiorno nel borgo»
Il castello di Padernello, simbolo del borgo
Il castello di Padernello, simbolo del borgo
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Un modello di sviluppo sostenibile attraverso la gestione del patrimonio architettonico, culturale e naturale: lo intende lanciare la Fondazione Castello di Padernello attraverso il progetto di «Albergo diffuso», che sta prendendo forma sempre più concreta nel piccolo borgo rurale della Bassa bresciana, frazione di Borgo San Giacomo.

«In questi momenti difficili, nei quali la crisi morde, la nostra idea si presenta come una soluzione anticiclica e fortemente sostenibile, capace di portare un importante impatto sulla qualità della vita e sulla promozione dello sviluppo culturale, economico e sociale del territorio» ha spiegato il presidente della Fondazione Castello di Padernello, Domenico Pedroni. Questo progetto, senza costruire niente, senza consumare alcun terreno, ma restaurando e riutilizzando ciò che già esiste, si fa promotore di un modello sostenibile di turismo, attivando un circuito locale (provinciale e regionale) in grado di portare nella pianura bresciana visitatori dall’Italia e dall’estero.

Creazione di lavoro, recupero di immobili con restauro conservativo e filologico, attivazione di piccole e grandi reti turistiche, sono solo alcuni dei vantaggi derivanti da questa visione che guarda al passato e strizza l’occhio al futuro, per un progetto che diventa un nuovo modello, un nuovo metodo, un autentico «caso scuola», da studiare e imitare. Molti gli attori coinvolti, pubblici e privati, impegnati nella costruzione di una visione che, ad oggi, si concretizza in due strutture ricettive: «La casa di Tiziana», ossia un’abitazione a due piani in grado di ospitare dalle dodici alle sedici persone, e la foresteria «Il Fornello», che dispone di sei posti letto (ci sono tre camere matrimoniali con bagni privati).

«Negli ultimi anni il numero dei visitatori è considerevolmente aumentato, sia nell’ambito della partecipazione alle manifestazioni sia per quanto riguarda le visite guidate al castello - ha concluso il presidente della Fondazione, Pedroni -. Inoltre, anche le richieste di pernottamento in paese sono in aumento. Credo che l’albergo diffuso sia lo strumento più adatto a diffondere un nuovo tipo di turismo, un turismo emozionale ed esperienziale».  

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