Economia

Consulente di credito: scegliere un mutuo che non ci crei stress

A colloquio con Alessandro Bonucci di Aixilia Finance in vista del Meeting Immobiliare di febbraio
A Villa Fenaroli a Rezzato il Meeting Immobiliare il 9 e il 10 febbraio - Foto © www.giornaledibrescia.it
A Villa Fenaroli a Rezzato il Meeting Immobiliare il 9 e il 10 febbraio - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Per chi compra casa, la scelta del mutuo è una delle scelte più importanti. Per intenderci, una di quelle che può fare la differenza tra dormire sonni tranquilli o restare con gli occhi spalancati tutta notte. In attesa del Meeting Immobiliare, abbiamo intervistato il direttore commerciale dell’area digitale di Auxilia.

Abbiamo chiesto ad Alessandro Bonucci, direttore commerciale dell’area digitale di Auxilia, di raccontarci un po’ che tipo di attività svolgono.

Dottor Bonucci, innanzi tutto: cosa è e cosa fa Auxilia?
«Auxilia è una public company, l’unica, nel settore della mediazione creditizia, di proprietà della Fiai e nata per offrire una figura innovativa al mercato immobiliare che è quella del consulente del credito».

In che senso, l’unica?
«Nel senso che sul mercato ci sono altre public company che lavorano nell’ambito del credito ma sono tutte emanazioni di società, individuali o collettive, con soggetti privati a capo, mentre per noi il 100% delle quote è di proprietà federativa, e questo è un elemento di netta distinzione dal mercato prettamente commerciale. Sostanzialmente noi rappresentiamo la terzietà dal mondo bancario, ma allo stesso tempo con la garanzia di avere alle spalle 40 anni di storia federativa, quella del sindacato degli agenti immobiliari, per cui uno dei nostri banchmark è l’attenzione al danno di immagine. Siamo anche l’unica realtà del settore che peraltro il 19 di novembre scorso ha ricevuto la stella della legalità dell’Agcom».

Dalla vostra nascita ad oggi quanti clienti avete accontentato?
«Dal 2011 ad oggi abbiamo fatto finanziamenti a circa 5 mila famiglie ogni anno, per volumi di erogato che nel 2017 sono stati pari circa a 650 milioni di euro».

Se dovesse dire in breve quale è il principale vantaggio che un cliente ha rivolgendosi a voi cosa direbbe?
«Direi proprio la terzietà dal mondo bancario, che ci consente di mettere sul piatto una proposta tailor made, vale a dire cucita sulle esigenze del cliente: pensi che abbiamo un parterre di oltre 56 tipologie di mutuo da offrire al nostro cliente a seconda delle sue esigenze. L’altro valore aggiunto è quello dei tempi certi nell’ottenimento o meno del finanziamento: dal 2018 siamo partiti con un processo, unico sul mercato, che offre la possibilità di ottenere una consulenze on demand. In pratica, attraverso una semplice email, il cliente può contattare il nostro istituto e collegarsi con un nostro consulente via webcam (consulenti specializzati e iscritti agli organismi di vigilanza, tengo a precisarlo) per avere con lui una conversazione tecnica a proposito del proprio mutuo. Oggi nessun altro in Italia lo fa».

E i clienti la usano?
«Assolutamente, anche perché la proposta viene veicolata attraverso un canale BtoB, ossia attraverso le nostre agenzie immobiliari. In pratica, invece di attendere gli esiti dell’istituto di credito, il cliente dell’agenzia propone un operatore qualificato per verificare la proposta mutuo e redigerne una alternativa».

Un’ultima domanda: dal suo osservatorio privilegiato, come vede il 2019 sotto il profilo dei mutui?
«Innanzi tutto mi faccia dire che, personalmente, ritengo che non di rado venga fatto del terrorismo psicologico sulla questione del rialzo dei mutui, un rialzo che tecnicamente non è condizionato dallo spread ma piuttosto da logiche di natura bancaria. La differenza, in ogni caso, la fa sempre una informazione trasparente nei confronti della famiglia: la nostra filosofia è quella di portare la famiglia ad indebitarsi sul futuro (la media del mutuo è arrivata ormai a 22 anni e qualche mese) ma trasformando il debito in un investimento sereno, e oggi lo facciamo cercando di spostare l’impegno finanziario verso il tasso fisso. Anche se esiste una differenza di un punto in media con il variabile, infatti, il tasso fisso è in sicurezza rispetto a quello che potrà succedere domani. Non si può affrontare un debito con superficialità, oggi più che mai, e per noi trasparenza e informazione sono alla base di tutto».

 

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