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Il cuore si ripara, grazie a gel di alghe, staminali e stampa 3D

Il medico Mohammad Izadifar della University of Saskatchewan in Canada ha studiato una nuova modalità per i cuori infartuati
Mohammad Izadifar - © www.giornaledibrescia.it
Mohammad Izadifar - © www.giornaledibrescia.it
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La stampa 3D giunge in aiuto del cuore. A seguito di danni provocati da problemi cardiaci, quale ad esempio gli infarti, il cuore può subire delle lesioni. Non essendo capace di auto-ripararsi, il medico Mohammad Izadifar della University of Saskatchewan in Canada ha studiato una modalità per porre rimedio al problema, un vero e proprio «cerotto».

Uno strato di cellule staminali, prodotte con un processo di bioprinting 3D, viene applicato sulle aree danneggiate per favorire la crescita di nuovo tessuto. Fondamentale in questo passaggio è l’utilizzo di un biogel di alghe biocompatibile con il corpo umano, in cui le staminali (larghe circa 200 micrometri e distanti fra loro 400 micrometri), sono in sospensione prima dell’applicazione.

Al momento il cerotto è stato testato con successo su topi da laboratorio. Mohammad Izadifar ha inoltre coinvolto altri ricercatori specializzati nello sviluppo di un nuovo sistema di diagnostica per immagini a raggi X, in grado di rilevare lo stato delle cellule applicate di norma invisibili ai dispositivi medici tradizionali.

 

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