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Startup da bere: il vino vola sul mercato digitale

Molte le aziende che hanno fatto del mercato digitale del vino il loro core business
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Per il Bresciano il vino in tavola è fondamentale, si potrebbe dire che in molti casi è indispensabile. Tra Franciacorta e Groppello, Botticino e Lugana, la provincia si posiziona tra i grandi produttori d’Italia, Paese se c’è n’è una del vino d’eccellenza. Ecco perchè accanto al sempre maggiore sviluppo di questo mercato, soprattutto all’estero, se n’è affiancato un altro, totalmente digitale. Da anni infatti è un continuo fiorire di startup che fanno del vino il proprio core business.

La più tradizionale tipologia di aziende innovativa in questo settore si pone agli utenti come grande negozio online, nel quale è possibile consultare cataloghi vastissimi e procedere direttamente all’acquisto. Gli esempi in questo senso si sprecano. Noti sono i nomi di enoteche web quali Vino75, Tannico o xtraWine, che oltre a mettere in vetrina i singoli prodotti ne specificano caratteristiche, origine e pregi.

Ma il settore delle startup applicate al vitivinicolo si sta sviluppando anche in un'altra direzione. La padovana Ez Lab per esempio sfrutta la tecnologia blockchain per fornire ai clienti tutto il percorso di qualità del prodotto che stanno per acquistare. Tramite un qr code posto sulla bottiglia è infatti possibile accedere allo storico del singolo campione (un progetto replicato per il comparto carni anche da Regione Lombardia). Ancora più innovativa l’idea di MyTailoredWine. Il progetto offre l'opportunità di potersi creare il proprio vino «su misura». Affiancati da un team di enologi, con l’ausilio della startup si possono selezionare tutte le opzioni legate alla produzione del vino: vitigni, uve, terreni, tecniche di cantina, caratteristiche di affinamento, fino alla personalizzazione del packaging finale.

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