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Il selfie delle imprese sul 4.0? «In 6 su 10 sono in ritardo»

La fotografia è quella scattata da UnionCamere tramite il test di autovalutazione sul livello di digitalizzazione Selfi4.0
La fotografia del 4.0 scattata da UnionCamere con Selfi4.0 - © www.giornaledibrescia.it
La fotografia del 4.0 scattata da UnionCamere con Selfi4.0 - © www.giornaledibrescia.it
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La strada della «quarta rivoluzione industriale», basata sulle nuove tecnologie e supportata dal pacchetto Industria 4.0, resta ancora in salita. Almeno per quanto riguarda la rivoluzione tecnologica nonostante la grande quantità di strumenti previsti (dall'iper ammortamento alle misure per le start up innovative).

Mentre il Governo si appresta a rimpolpare la dotazione Industria 4.0 in manovra (140 milioni in più l'anno prossimo, 420 in tre anni) le imprese, anche le più piccole, fanno ancora fatica solo a «convertirsi» al digitale. Dai dati diffusi da Unioncamere, ad esempio, emerge che quasi 6 imprese su 10 sono ancora in una fase di avvio dell'esperienza digitale mentre pochissime sono quelle che pensano già in un'ottica 4.0.

Unioncamere, durante l'ultima assemblea a Treviso, è arrivata a tale conclusione esaminando la situazione degli oltre 70mila imprenditori che hanno usufruito dei servizi dei Pid (Punti impresa digitale), creati dalle Camere di commercio per affiancare le imprese nel processo di digitalizzazione. Ma anche le Camere di commercio si attivano: nel prossimo triennio, rende noto il presidente Unioncamere, Carlo Sangalli, le Camere di commercio investiranno a loro volta 100 milioni di euro per assistere la trasformazione digitale delle Pmi, impegnate nella transizione all'economia 4.0. 

«Abbiamo coinvolto oltre 70mila imprese aiutandole in questo percorso di transizione. - spiega Sangalli - Ora pensiamo di investire altri 100 milioni nei prossimi 3 anni in questo programma che si affianca alle linee di supporto alle imprese per l'internazionalizzazione, di sostegno ai territori per il
turismo e di aiuto ai giovani nell'orientamento al lavoro».

La fotografia scattata a ottobre attraverso il test SELFI4.0 sulla maturità digitale delle imprese mostra che meno della metà delle Pmi ha già fatto il grande balzo verso l'economia 4.0: il 32% è Specialista con una buona parte di digitalizzazione dei processi; il 7% è Esperto poiché applica con successo i principi di Impresa 4. 0; solo il 3% è un Campione con una buona digitalizzazione dei processi e ricorso a tecnologie 4. 0.

Il 58%, al contrario, è ancora in una fase di avvio dell'esperienza digitale: il 9% è Esordiente, perché legato ad una gestione tradizionale dell'informazione; il 49% è Apprendista, utilizza cioè strumenti digitali «di base».

Fra le imprese che si sono rivolte alle Camere di commercio, oltre 47mila hanno partecipato a corsi e agli eventi formativi tematici organizzati dai Pid presenti in tutta Italia mentre 14mila imprese hanno misurato la propria maturità digitale con il test di autovalutazione SELFI4.0. Da questa situazione la necessità di afforzare l'intervento: con la manovra Impresa 4.0 «sarà riconfermata in ogni aspetto, assieme ad altre misure d'incentivazione al tessuto produttivo», spiegava nei giorni scorsi il ministro allo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. E il tentativo è quello di ascoltare le aziende: il ministero sta infatti convocando un «tavolo Transizione 4.0» per «raccogliere le indicazioni del mondo produttivo».

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