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Il primo passo è sapere dove si vuole andare: il caso Vanzisol

La piccola azienda (due milioni di euro di ricavi) amplia l’ambito 4.0 con il supporto di Ingest
Roberto Vanzini, titolare di Vanzisol con il fratello Alessandro
Roberto Vanzini, titolare di Vanzisol con il fratello Alessandro
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Non ci può essere cambiamento senza consapevolezza. Perché macchinari 4.0 e software sono solo dei mezzi per un obiettivo che non può essere raggiunto se non si sa dove si vuole andare. Sembra banale il dirlo ma agli inizi di tutto c’è una semplice ed enorme domanda: dove vogliamo andare?

La Vanzisol srl di Sarezzo, specializzata nella produzione e nel commercio di rivestimenti per tubi destinati a impianti idraulici, è partita proprio da qui, da un'idea. «La qualità è il presupposto fondamentale di un prodotto ma ciò non basta, bisogna sapere cosa si sta facendo in ogni momento - spiega Roberto Vanzini, titolare insieme al fratello Alessandro dell'azienda fondata nel 1976 dal padre Eugenio -. I numeri verificati danno certezze».

Il processo di innovazione è quindi iniziato, partendo ovviamente dalla tecnologia. Grazie agli incentivi fiscali del Piano Impresa 4.0 la Vanzisol ha acquistato, investendo 500 mila euro, una macchina 4.0 che automaticamente e a ciclo continuo assembla un rivestimento in plastica ai tubi in lavorazione. «Questo ci ha permesso di guardare oltre - aggiunge Vanzini -, e perciò abbiamo voluto implementare il nostro sistema gestionale Mexal».

Grazie al supporto della Ingest, che già aveva fornito il primo modulo del software, l'azienda ha esteso le funzionalità del sistema al reparto di produzione, così da poter tenere sotto controllo ciascuna commessa. Questi dati possono essere controllati sia a bordo macchina, grazie ad un tablet installato direttamente sull'apparecchiatura, sia negli uffici amministrativi, al fine di allineare produzione, gestione e relazioni con i clienti, importanti quanto mai per un'impresa che lavora per conto terzi. «Ciò ci permette di sapere con estrema precisione quando saremo in grado di evadere un ordine, fornendo ai partner informazioni certe - conferma Vanzini -. Tale certezza del dato però non è così scontata come sembra. Bisogna saperla accettare e regolarsi di conseguenza».

Ma il percorso di implementazione digitale della Vanzisol, 2 milioni di euro di fatturato (in crescita del 15% negli ultimi tre anni) e 14 dipendenti, non è certo finito qui. «Quello che abbiamo avviato è un programma, che si compone di diversi passi - spiega Roberto Vanzini -, perché il miglioramento è tale solamente se è continuo». Il gestionale Mexal è progettato appositamente per questa esigenza: grazie alla modularità fa sì che il progetto possa essere implementato a step «dato che il 4.0 lo si fa cercando di rispondere alle proprie specifiche esigenze, altrimenti è inutile», conferma uno dei due titolari della Vanzisol (era nata nel 1976 come rubinetteria). Obiettivo: connettere tutto.

Come fine ultimo c'è la messa in connessione di tutte le macchine dello stabilimento, così da avere sotto controllo ogni singolo processo. Ogni cosa però a suo tempo. La consapevolezza che questo è il futuro è però già di per sè un fattore di successo, per una piccola azienda che ragiona in grande.

 

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