Il microsensore che individua i tumori: premiato un bresciano
Siamo nel campo delle innovazioni nate dall'incontro fra scienze diverse, in questo caso dell'elettronica applicata alla biologia. Un microsensore per rilevare lo stato di salute delle cellule: con quest'invenzione Alessandro Nastro, dottorando di Ingegneria Elettronica, Sensori e Strumentazione dell'Università degli Studi di Brescia, si è classificato finalista all'Innovation Design Contest, il concorso di progettazione indetto dalla rivista Selezione di Elettronica.
A Nastro, che lo scorso 18 ottobre è salito sul palco del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, e al team formato dai professori Marco Ferrari e Vittorio Ferrari del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione si deve la progettazione di un Mems (Sistema Micro-Elettro Meccanico) che permette di misurare le forze e le proprietà meccaniche di campioni biologici. Si tratta di un utilizzo innovativo dei microsensori, che sono di per sé già molto diffusi in vari ambiti (basti pensare ai cellulari).
Nel progetto, i sensori sono impiegati per rilevare la costante elastica e le forze di una cellula, parametri decisivi per diagnosticare le malattie. «Per esempio, se misuriamo una forza non sufficiente nel battito cardiaco possiamo dire che la cellula non sta bene - spiega Alessandro Nastro -. Così come il grado di resistenza di una cellula ci può dire di un'eventuale progressione tumorale». E questo grazie alla capacità dei sensori di percepire forze molto piccole, dell'ordine dei sub-nano newton, quindi compatibili con quelle delle cellule, e di imporre uno spostamento alla cellula, in base al quale è possibile dedurre la sua costante elastica.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia