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Aiuti dimezzati per chi innova, la formazione non avrà fondi

Panoramica sulla legge in discussione. Unica nota positiva la Sabatini rafforzata
Dal 2019 contributi quasi dimezzati alle aziende che svoltano verso il 4.0 - © www.giornaledibrescia.it
Dal 2019 contributi quasi dimezzati alle aziende che svoltano verso il 4.0 - © www.giornaledibrescia.it
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Giro di vite sugli incentivi fiscali per le aziende che investono in innovazione. Questo è quanto emerge dalla manovra finanziaria attualmente in discussione al Parlamento. «Dobbiamo prendere coscienza di questo inasprimento della manovra che di fatto comporta un dimezzarsi dei benefici a favore delle imprese italiane. A rimetterci sarà anche il personale dipendente se non verrà riconfermato il bonus sulla formazione 4.0», sottolinea Alberto Bertolotti di Ibs Consulting. Ecco gli orientamenti proposti dal nuovo esecutivo sulla politica industriale.

  1. Iperammortamento scaglioni. Prorogati i termini per usufruire dell'incentivo che premia l'industria in chiave 4.0 al 31 dicembre 2019, ovvero al 31 dicembre 2020, a condizione che entro il 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione massimo di 20 milioni. Scompare l'aliquota unica del 150% e vengono introdotti tre scaglioni che variano al variare dell'investimento: 150% per i progetti fino a 2,5 milioni, 100% per quelli tra 2,5 e 10 milioni e 50% per quelli tra 10 e 20 milioni. Nel caso di investimenti in beni immateriali strumentali vincolati ai precedenti, è confermata la maggiorazione del 40%.
     
  2. Stop al superammortamento. L'incentivo si esaurisce con gli investimenti effettuati nel 2018 a patto che l'ordine sia partito nel 2017 con un acconto del 20%.
     
  3. Formazione, niente bonus. Assente ogni riferimento ad un eventuale rinnovo del credito d'imposta formazione 4.0 durato, dunque, un solo anno.
     
  4. R&S, credito dimezzato. Sforbiciata al credito d'imposta R&S che passa da un tetto massimo fruibile di 20 a 10 milioni annui. L'incentivo è confermato al 50% per le spese incrementali relative al personale dipendente titolare di un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, per quelle rientranti nell'ambito di contratti stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, start-up innovative e PMI innovative. Scende nuovamente al 25% per tutte le altre spese ammissibili.
     
  5. Sabatini, 480 milioni in 6 anni. È previsto il potenziamento della misura, che oggi permette alle aziende di fruire di un contributo a fondo perduto in conto impianti, che può variare dal 2,75% al 3,575% annuo, calcolato sul valore del cespite a fronte di investimenti in macchinari e attrezzature, attraverso lo stanziamento 480 milioni per il 2018-2024.

 

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