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SIDERURGIA

Gatti Filtrazioni e Ori Martin unite per un acciaio sempre più verde


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Gdb & Futura
15 mar 2023, 08:25
Un tecnico della Gatti Filtrazioni al lavoro - © www.giornaledibrescia.it

Un tecnico della Gatti Filtrazioni al lavoro - © www.giornaledibrescia.it

I pregiudizi sono duri a morire. Facciamo un esempio. Accostare il rispetto dell’ambiente all’attività di un’acciaieria è per moltissime persone un ossimoro, due dimensioni inconciliabili tra di loro.

Da anni i principali attori del settore siderurgico stanno però smontando pezzo per pezzo questo stereotipo, investendo in tecnologie, tecniche e formazione al fine di rendere sempre più sostenibile la produzione. E questo percorso si compone di tante fasi, da quelle più evidenti a quelle meno conosciute al grande pubblico. Si pensi per esempio alla manutenzione dei macchinari e al controllo del loro stato di salute.

Per capire di cosa si sta parlando, e di quanto questo sia centrale nella transizione ecologica, è emblematico il caso che coinvolge Ori Martin e Gatti Filtrazioni Lubrificanti. Le due aziende collaborano da una decina di anni e al centro del rapporto c’è il controllo e la gestione degli oli presenti all’interno dei macchinari dell’acciaieria, sia nel reparto fonderia sia in quello di laminazione.

«Su indicazione dell’azienda ogni tre mesi effettuiamo una meticolosa campagna di analisi degli oli - spiega Fabio Gatti, titolare e fondatore dell’azienda con sede a Bedizzole -. L’obiettivo è ridurre i fermi macchina ottimizzando lo stato di salute del lubrificante, e allungare la vita dei componenti, elettrovalvole, pistoni e pompe».

I numeri

Tale attenzione, preventiva e predittiva, permette di ridurre non solo l’utilizzo di oli (derivati degli idrocarburi) ma anche di far lavorare meglio la macchina, con conseguente risparmio energetico. Dati alla mano ciò significa che «la corretta gestione dei fluidi lubrificanti ha permesso di non acquistare e quindi di non smaltire 60.100 litri di olio (53.600 a Brescia, 6.500 a Ospitaletto) - spiega Gatti -. Il servizio di filtrazione consente di ottenere oli perfettamente purificati da qualunque contaminante e di allungare di cinque o sei volte la loro vita, riducendo drasticamente la quantità acquistata, smaltita e gestita».

E ciò si traduce anche in un evidente risparmio economico. Altri numeri riguardanti Ori Martin dicono invece che il blocco delle elettrovalvole si è ridotto dell’80%, i fermi macchina per colpa dei lubrificanti del 90% e la rottura delle pompe del 45%. E l’impegno dell’azienda siderurgica nella sfida ecologica nel campo degli oli non finisce qui. «In ottica di prevenzione provvediamo ciclicamente anche alla pulitura delle centrali da lubrifica oleodinamica (i centri di stoccaggio degli oli ndr) - aggiunge l’imprenditore -, un’operazione che Ori Martin effettua molto frequentemente».

Il costante rapporto tra le due realtà è quindi la dimostrazione pratica di come anche la filiera siderurgica possa essere attenta all’ambiente, sotto tanti punti di vista. Oltre a ciò dimostra la forza di un territorio, quello Bresciano, dove attori economici grandi e piccoli si uniscono per raggiungere un obiettivo comune, quello della transizione sostenibile.

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