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Caricatore a idrogeno per le acciaierie: Gap vince il bando Pnrr da 2,4 milioni

Il progetto «zero emissioni» della famiglia Piantoni può rivoluzionare il mondo della logistica in siderurgia
Il Gruppo Gap offre servizi di movimentazione dei materiali - © www.giornaledibrescia.it
Il Gruppo Gap offre servizi di movimentazione dei materiali - © www.giornaledibrescia.it
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Il progetto si chiama «Mh2 - Material Handler» e potrebbe rivoluzionare il mondo della logistica per il settore siderurgico. Il gruppo bresciano-bergamasco Gap ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto di 2,4 milioni di euro, predisposto dal bando del Mite (Ministero della Transizione Ecologica) nell’ambito del Pnrr, per lo sviluppo di un «sistema propulsore a idrogeno per mezzi di movimentazione materiali» alimentati a gasolio.

Il sistema al quale lavora la Gap è particolarmente strategico perché, abbassando le emissioni delle acciaierie che utilizzano questi veicoli, agisce direttamente non solo sull’ambiente, ma anche sul costo dei certificati verdi a carico delle imprese.

Il gruppo

Gap è un player storico del settore: offre servizi di gestione parchi rottame, evacuazione scorie, gestione magazzini, lavorazione materiali ferrosi, scavi e demolizioni. La società venne fondata in Val di Scalve 70 anni fa, da Gianni e Aldo Piantoni (da qui l’acronimo Gap). Oggi alla guida del gruppo c’è Eligio, figlio di Gianni con la madre Elena. Il quartier generale è a Sovere, la sede bresciana si trova in città, in via della Volta, mentre per la ricerca e sviluppo è negli uffici di Pontenure (Pisa).

Zero emissioni

In tema di «rivoluzione verde e transizione ecologica» la famiglia Piantoni ha giocato d’anticipo, scommettendo - e investendo - sulla mobilità «green» per l’industria siderurgica. «Il nostro gruppo consuma circa 5.057.000 milioni di litri di gasolio all’anno e questo ha rappresentato lo stimolo per concentrare risorse nel "Progetto Ehron", dedicato allo sviluppo di sistemi di propulsione zero emissioni per i mezzi industriali», spiega Piantoni.

Il primo obiettivo raggiunto nel 2020 è stato un kit per l’elettrificazione dei motori a diesel con un’alimentazione a batterie al litio e i primi «caricatori full-battery» sono già attivi in alcune acciaierie. Nel 2023 l’impegno è stato ufficialmente riconosciuto anche dal Ministero della Transizione Ecologica con i fondi del Pnrr. «La rivoluzione è rappresentata dall’ibridizzazione del sistema con fuel cell alimentato a idrogeno - spiega l’ad -: un risultato ambizioso e futuristico cui hanno contribuito, oltre al nostro partner Dolomitech, anche il Cnr Itae - Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia di Messina, che il finanziamento ottenuto ha coperto per il 65%».

Il caricatore industriale per la siderurgia è solo il punto di partenza: Gap mira a convertire ogni tipologia di mezzo industriale tramite propulsione «H2 fuel cell», non solo in acciaieria, ma ovunque si renderà disponibile l'energia pulita dell'idrogeno. Il gruppo conta oggi circa 500 dipendenti, il fatturato consolidato nel 2022 è stato pari a 64,4 milioni di euro in crescita del 17,5% sul 2021.

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