La tavola e i social, tra argògna e respèt
Gli occhi di mia nonna e un video tra ragazzini

Bullismo - Foto © www.giornaledibrescia.it
«Ma g’hét mìa argògna?!» Più che le parole, erano gli occhi di mia nonna (duri una volta ogni dieci anni...) che mi incollavano alle mie responsabilità. Di un brutto comportamento - brutto davvero, non bastava fosse errato - ci si doveva vergognare. E la vergogna ti portava a nasconderti, a non poterti far vedere dagli altri, finché non avevi sistemato il tuo sbaglio. Magari anche solo chiedendo scusa. La parola dialettale argògna, proprio come l’italiano «vergogna», è nipote del latino «verecun
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