Economia

Superbonus 110%, Ance e Anaci fanno squadra

Siglato l’accordo tra gli amministratori di condominio e i costruttori per evitare scorrettezze
BONUS: ACCORDO ANCE E ANACI
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Tra il rischio di errori nel valutare i miglioramenti post-ristrutturazioni del Superbonus 110%, il pericolo di scorrettezze dalle società nate per sfruttare la grande mole di lavori in arrivo, e le difficoltà di comprensione delle procedure, quella del nuovo incentivo rischia di essere un’arma a doppio taglio, capace di creare vantaggi fiscali ma anche problemi. I professionisti del settore l’hanno già capito. Per garantire legalità, concorrenza leale e professionalità ai condomini interessati al miglioramento energetico e antisismico del loro immobile, le associazioni Ance Brescia (i costruttori) e Anaci Brescia (gli amministratori di condominio) hanno siglato un accordo che li mette fianco a fianco per tutta la durata dei cantieri legati al superbonus.

«Da una parte - come spiegato dal suo presidente Massimo Angelo Deldossi - Ance si impegnerà ad agevolare le imprese nell’applicazione degli incentivi previsti dal Decreto rilancio e dei contributi a favore dell’edilizia», dall’altro - come gli ha fatto eco l’altro presidente, Francesco Chiavegato - Anaci sosterrà il ruolo strategico dell’amministratore di condominio, figura determinante visto che in Italia ci sono 1.200.000 condomini». Fulcro della questione è creare un dialogo tra committenti, tecnici, amministratori e imprese, mettendo a loro disposizione esperti e strumenti. Uno dei più importanti è la nuova piattaforma informatica My Bonus Brescia (www.mybonusbrescia.it), creata da Ance e messa a disposizione degli amministratori di condominio, dove ogni associato Anaci può accedere all’elenco delle imprese. «Nei primi 21 giorni di operatività - ha spiegato il direttore Alessandro Scalvi - la piattaforma ha già attirato 206 progetti di privati, di cui 102 in fase avanzata, muovendo preventivi per 10 milioni di euro e investimenti potenziali per altri 16 milioni».

«I soldi pubblici vanno investiti e non spesi per spenderli - ha ricordato la consigliera nazionale e provinciale di Anaci, Francesca Salvetti - per questo è indispensabile difendere i condomini da meccanismi non limpidi che potrebbero innescarsi per la costituzione di nuove imprese dell’ultima ora. La questione è delicata anche perché l’Agenzia delle entrate ha otto anni di tempo per verificare la correttezza dei procedimenti, e deve farlo per legge in un caso ogni cinque lavori eseguiti». La necessità degli interventi a Brescia sarebbe evidente anche perché 85.000 abitazioni sono state costruite prima del 1969, 115.000 prima dell’80, e solo 30.000 dopo l’84, anno da cui si è iniziato a tenere conto dell’antisismica.

 

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