Ambiente

Wwf: «Incentivi a natura valgono 39 milioni di posti di lavoro»

Reindirizzare risorse oggi destinate ad attività dannose per la natura genererebbe un circolo virtuoso
Un bosco in Olanda, nelle regione del Veluwe - Foto Epa/Robin Van Lonkhuijsen © www.giornaledibrescia.it
Un bosco in Olanda, nelle regione del Veluwe - Foto Epa/Robin Van Lonkhuijsen © www.giornaledibrescia.it
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Se i governi mondiali investissero i 500 miliardi che ogni anno destinano ad attività dannose per la natura, come l'agricoltura insostenibile o la pesca eccessiva, potrebbero essere creati trentanove milioni di nuovi posti di lavoro in soli 365 giorni.

Lo afferma il Wwf sulla base di un modello contenuto nel nuovo rapporto dal titolo «Halve Humanity's Footprint on Nature to Safeguard our Future» (Dimezzare l'impronta ecologica dell'umanità sulla natura per salvaguardare il nostro futuro) reso noto in vista dei negoziati delle Nazioni Unite sulla Biodiversità.

«Non solo riorientare questa spesa verso pratiche sostenibili aiuterebbe a ridurre l'impatto sulla biodiversità, ma ci aiuterebbe anche a passare a un'economia positiva per la natura e a cambiare i nostri attuali modelli di produzione e consumo assolutamente insostenibili - spiega Marco Lambertini, direttore generale del Wwf International -. Reindirizzando queste risorse potremmo inoltre innescare un circolo virtuoso, in grado di produrre 10.000 miliardi di dollari di valore annuale e 400 milioni di posti di lavoro dedicati a una nuova economia nature positive entro il 2030».

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