Ambiente

Mezzi inquinanti, slitta il blocco degli Euro 4 diesel

La misura era prevista per ottobre 2020. La crisi del Covid ha imposto alle Regioni di postergarla oltre gennaio 2021
Automobili in autostrada - Foto © www.giornaledibrescia.it
Automobili in autostrada - Foto © www.giornaledibrescia.it
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La Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Piemonte e il Veneto hanno deciso di comune accordo di spostare il blocco degli Euro 4 Diesel dal 1 ottobre 2020 al 1 gennaio 2021.

Secondo il Piano della qualità dell'aria del Bacino padano, già dal primo ottobre gli Euro 4 non avrebbero più potuto circolare. Ma le difficoltà economiche contingenti sembrano prevalere. Tra i 798.428 autoveicoli circolanti a Brescia le misure (e i contributi stanziati per il rinnovo del parco mezzi) sugli Euro 4 diesel riguardano 97.662 mezzi. Gli Euro 3 diesel sono 47.723, gli Euro 2 sono 13.871, gli Euro 1 sono 2.028 mentre gli Euro O sono 6.649. Tra i mezzi a benzina gli Euro O sono 39.269, gli Euro 1 sono 11.665 e gli Euro 2, secondo Aci Lombardia, sono 43.115. Le auto a benzina sono 358.529 mentre a da gasolio sono 355.583. Quelli a gas ed elettrici sono 84.316.

Nel frattempo si conferma l'impegno assunto a proseguire l'attuazione del protocollo con lo stop ai veicoli più inquinanti, ma anche l'adozione capillare del sistema Move In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti). Un sistema che garantirà in tutte le regioni la possibilità di poter percorrere un numero determinato di chilometri da definirsi in relazione alla categoria emissiva dei veicoli, semplificando in modo significativo il complesso sistema di deroghe attualmente in vigore. 

Nella nostra Regione sono stati 18.300 a giugno i contratti sottoscritti per la scatola nera, ma semplicemente perché i veicoli storici certificati godono di una deroga al blocco e non necessitano di Move In, misura peraltro duramente contestata da Legambiente.

Intanto a Milano e nelle città della Bassa lombarda come Brescia, sottolinea Legambiente «si respira aria con livelli di polveri sottili doppi rispetto a quelli che la normativa europea considera tollerabili», mentre secondo il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, «è assurdo fermare le auto nuove visto che da un lato si bloccano le Euro6 e dall'altro si incentivano con sgravi e il Move In la conservazione e la circolazione di 4,2 milioni di auto, il 10,77% del parco circolante italiano, che hanno da 20 a 30 anni». 

Anche per il 2020 la Regione Lombardia offre degli incentivi per la sostituzione dei mezzi più inquinanti: viene concesso un contributo di 90 euro per la demolizione di veicoli inquinanti ed esenzione triennale dal bollo se si sostituiscono con auto Euro 5 o 6 a benzina o bifuel (benzina/Gpl o benzina/metano), ibrida (benzina/elettrica).

 

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