Primo bimbo da mamma con tessuto ovarico crioconservato

Dopo la cura del linfoma e il reimpianto dei lembi, la giovane donna ha partorito spontaneamente al Civile
Pubblicazione. La copertina del libro «Un giorno saprai»
Pubblicazione. La copertina del libro «Un giorno saprai»
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La maternità va oltre la malattia. Come quella di Sofia, la giovane donna che ha appena dato alla luce un maschietto all’Ospedale Civile di Brescia. La sua è stata la prima gravidanza spontanea nel nostro Paese dopo il reimpianto del tessuto ovarico (era già accaduto nel 2012, ma la paziente era talassemica).

Alla donna, ex paziente oncologica, era stato infatti prelevato e crioconservato il tessuto ovarico prima delle terapie per curare il tumore. Poi, il reimpianto, la gravidanza e il lieto evento nello stesso ospedale in cui è stata curata dal linfoma non Hodgkin al mediastino, terzo stadio, che le era stato diagnosticato nel 2012.

La neonamma, insieme ad altre tre giovani donne, aveva raccontato la sua «maternità oltre il cancro» nel libro «Un giorno saprai», esperimento di «medicina narrativa» dedicato alle cinquemila donne che ricevono una diagnosi di tumore in giovane età.

Sofia, oggi 35enne, ne aveva ventinove nell’anno della diagnosi. Si era sposata l’anno prima e, come racconta nel libro, temeva di non poter più avere figli. 

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