Demenze a Brescia: in quindici anni sono aumentate del 145%

Dalle settemila del 2003 alle quasi 18mila di oggi, causa l’invecchiamento della popolazione
DEMENZA: DATI IN AUMENTO
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Si ammala di più chi ha studiato di meno. Accade con le demenze, quell’ampio complesso di malattie cronico-degenerative dalla storia naturale caratterizzata dalla progressione di deficit cognitivi, disturbi del comportamento e danno funzionale, con progressiva perdita dell’autonomia e dell’autosufficienza. Patologie dalle origini differenti che, in comune, hanno il rilevante impatto sulla vita dei malati, delle loro famiglie e del sistema sanitario nel suo complesso.

Un dato su tutti: nel 2003 i casi erano 7.237 e l’età media dei pazienti era di 79,9 anni. Nel 2017 i casi prevalenti erano 17.772, con 83,3 anni di età media.

La fotografia della fragilità di una popolazione che invecchia (in diciotto anni sono aumentati del 48% gli ultrasessantacinquenni e del 103% gli ultraottantacinquenni) è stata scattata ieri nella sede di Ats Brescia dal direttore generale Carmelo Scarcella e dai dirigenti dell’Unità di Epidemiologia e di quella di Disabilità e protezione giuridica, rispettivamente Michele Magoni e Mariarosa Venturini. Dal quadro del monitoraggio delle demenze nel territorio di Ats Brescia nel periodo 2011-2017 emergono molti elementi di riflessione.

Il primo riguarda, appunto, il legame tra istruzione, reddito e stili di vita dal quale emerge che «chi ha studiato di meno ha un tasso di demenza di circa il 40% più elevato rispetto a coloro con livello di istruzione universitario». 

Il secondo riguarda i costi e i servizi. Una persona con demenza costa mediamente ottomila euro l’anno al servizio sanitario. Con una differenza significativa a carico delle casse della sanità regionale per le prestazioni in Rsa pari a 13.689 euro l’anno a fronte dei poco più di cinquemila euro per chi vive a casa propria. Questi ultimi sono la maggioranza, pur se supportati da una variegata rete di servizi. Infatti, a fronte di 17.772 persone con demenza prese in carico lo scorso anno, i posti totali disponibili nelle Rsa presenti nel territorio di Ats Brescia sono circa 6700, di cui i 280 dei quindici nuclei Alzheimer.

Il terzo elemento di lettura della situazione è legato alla residenza. «Un’analisi effettuata sui dodici ambiti territoriali sociosanitari di Ats Brescia - ha spiegato Magoni - mostra valori più elevati, rispetto alla media complessiva, nei territori di Brescia ovest (+15,1%) e Brescia Est (16,7%); al contrario, l’ambito del Garda ha la prevalenza più bassa (-21,7%).

 

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