Sanità bresciana, i distretti messi meglio e quelli che arrancano

La Valcamonica, più di altre zone, mostra ottimi livelli di copertura di servizi; al contrario, Garda e Valle Sabbia sono più in difficoltà
Il sistema Brescia si muove per offrire servizi il più possibile vicino a casa a una popolazione sempre più anziana - © www.giornaledibrescia.it
Il sistema Brescia si muove per offrire servizi il più possibile vicino a casa a una popolazione sempre più anziana - © www.giornaledibrescia.it
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Nel Bresciano, l’accesso alla sanità pubblica cambia sensibilmente da zona a zona. La rete provinciale è capillare e articolata, ma presenta forti disomogeneità territoriali in termini di offerta, copertura e qualità dei servizi. L’analisi dei 12 distretti sanitari contenuta nello spin-off di Qualità della vita dedicato alla sanità, che potete leggere qui nella versione digitale, evidenzia un quadro a luci e ombre, con aree virtuose e territori in affanno, a seconda del parametro considerato: posti letto ospedalieri, assistenza a disabili e anziani, disponibilità di medici di base e pediatri, distanza dal pronto soccorso.

L’ottima copertura della Valcamonica

Il distretto Valcamonica è quello che, più di altri, mostra ottimi livelli di copertura. Con 347 posti letto pubblici ogni 100mila abitanti, è in testa per disponibilità ospedaliera. Vanta anche il primato provinciale per l’assistenza a disabili e anziani: 39 posti nelle strutture per disabili ogni 10mila abitanti e 169 posti ogni 1.000 over 80 nelle Rsa, Cdi e Hospice. Le Case di Comunità sono già sette, più che in ogni altro distretto.

Meno buona invece la presenza di medici di base e pediatri: per entrambi il rapporto medico-pazienti è particolarmente elevato – al pari solo del distretto di Brescia –: il carico per medico di base è di 1.467 pazienti e per pediatra di 1.459 bambini.

Distretto di Brescia, i posti letto ospedalieri privati

Il distretto del capoluogo conta sulla maggior concentrazione di strutture e specialisti: è l’unico con tutti i tipi di strutture per disabili, ha il pronto soccorso meglio raggiungibile (11 minuti medi), e un’ampia offerta ospedaliera. Ma è anche quello dove il carico su pediatri e medici di base è più alto: ogni pediatra segue in media 1.466 bambini, ogni medico di famiglia 1.510 assistiti.

Particolarmente significativa la presenza di posti letto nelle strutture ospedaliere private: a Brescia città i posti letto nelle cliniche superano quelli del Civile.

Valle Trompia e Sebino-Montorfano

Partiamo dal distretto della Valle Trompia, dove si registra una buona disponibilità di posti nelle strutture per disabili (28 ogni 10mila abitanti), ma bassa capacità ricettiva per anziani (80 posti ogni 1.000 over 80). Il pronto soccorso è ben distribuito (18 minuti di percorrenza media), mentre rimangono modeste le dotazioni pediatriche.

Nel Sebino-Montorfano il carico per pediatra è il più basso della provincia (1.143 bambini), e la distanza dal pronto soccorso è contenuta (15 minuti), ma gli altri indicatori, dai posti letto negli ospedali alle strutture per disabili e anziani, sono nella media o addirittura al di sotto.

I distretti della Bassa

I distretti della Bassa Bresciana Centrale e Orientale si collocano in una fascia intermedia. Offrono rispettivamente 24 e 26 posti per disabili ogni 10mila abitanti e una buona copertura per anziani (fino a 140 posti ogni 1.000 over 80). C’è ancora da fare per quel che riguarda l’avanzamento dei lavori per le Case e gli Ospedali di comunità, mentre sono significativamente alti i carichi di pazienti sui medici di base e i pediatri di libera scelta, con diversi comuni serviti solo per poche ore alla settimana.

Garda e Valle Sabbia, distretti in difficoltà

Le situazioni più problematiche emergono nei distretti Garda e Valle Sabbia.

Il Garda ha la peggiore dotazione ospedaliera (150 posti letto pubblici ogni 100mila abitanti) e il tempo medio di accesso al pronto soccorso più alto: 25 minuti, con punte di oltre un’ora in comuni come Magasa e Tremosine. Anche l’assistenza agli anziani è tra le più basse della provincia (90 posti per 1.000 over 80).

In Valle Sabbia, l’offerta per la popolazione anziana è buona (139 posti ogni 1.000 over 80), ma il carico sui pediatri è elevato e i tempi di accesso al pronto soccorso superano i 30 minuti in alcuni centri. Inoltre, diversi comuni montani sono serviti solo saltuariamente dai medici di base.

Le sfide per il futuro

Nella Qualità della vita dedicata alla sanità i temi che emergono sono tantissimi. Si va dalla carenza di medici e infermieri alla necessità di rendere più attrattiva la figura del medico di famiglia. Dal complesso tema delle liste d’attesa ai problemi del sistema informatico Siss. Dalla sfida della sostenibilità che vede collaborare tutta la Sanità bresciana alla necessità di salvare – riformandolo – il Servizio sanitario, passando dai cantieri per Case e gli Ospedali di Comunità. Un tema complesso in un panorama, come dimostrano i dati, molto diverso da zona a zona.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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