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Un'escursione autunnale sulla panoramica sommità di Cima Pissola

Il percorso attraversa luoghi che hanno visto ben quattro guerre ravvicinate e conduce sulla vetta a quota duemila metri
La vista che si apre per chi sale a Cima Pissola - Foto @bontempiruggero.jpg
La vista che si apre per chi sale a Cima Pissola - Foto @bontempiruggero.jpg
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Il contesto della Valle del Chiese e delle Giudicarie è stato storicamente interessato da ben quattro guerre ravvicinate, coinvolto in virtù della posizione di passaggio a ridosso dei confini di nazioni belligeranti. Oltre a tre guerre d’Indipendenza questo territorio ha sofferto anche nel corso del Primo conflitto mondiale, configurato qui come guerra di posizione e quindi caratterizzato da un lascito di numerose opere di difesa.

Manufatti e siti di stazionamento sono ampiamente distribuiti attorno a Castel Condino, in una vasta area estesa tra il Monte Melino e la Sella di Bondolo, e sono stati messi al centro di un ambizioso progetto di recupero che, alcuni anni fa, ha consentito di ottenerne piena visibilità e valorizzazione. La Cima Pissola è uno dei rilievi più conosciuti di questa zona. In attesa delle precipitazioni nevose invernali, che attirano lungo i suoi versanti numerosi scialpinisti, si può arrivare sulla sua panoramica sommità anche nelle tiepide e limpide giornate d’inizio autunno.

Il percorso

Raggiungiamo il centro di Castel Condino dal quale procediamo verso Boniprati e, superata questa solare località, avanziamo fino alla Malga Table nei pressi della quale si parcheggia. L’indicazione per la «Linea delle Cime», Malga Narone e Cima Pissola consente di immettersi a piedi nella giusta direzione sull’itinerario che percorre una strada forestale che procede con leggero dislivello in direzione nord-ovest, quindi piega in direzione sud-est verso la Malga Narone.

Seguendo ancora le indicazioni per la Cima Pissola si viene accompagnati su un dosso erboso dove, in ricordo della Brigata Lupi di Toscana che fu operativa in questa zona, è stato posizionato un monumento che raffigura tre lupi scolpiti nel granito. La camminata prosegue fino alla cima a ridosso di varie opere militari diverse, che si completano con libere divagazioni nei dintorni e comprendono trincee, ricoveri, vasche per la raccolta dell’acqua e postazioni antiaeree. Sulla vetta un osservatorio in ferro corten favorisce l’individuazione di punti con distanze misurate che spaziano dal vicino Passo di Bruffione fino alle Porte di Danerba. In lontananza ci sono l’Adamello, il Carè Alto e le Dolomiti di Brenta.

Scheda tecnica

Partenza: Castel Condino, Malga Table, 1.640 metri s.l.m.

Quota massima raggiunta: 2.063 metri s.l.m.

Dislivello: 423 metri

Tempo di percorrenza: 1h 30 minuti (solo andata)

Difficoltà: E (escursionisti)

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