Outdoor

Un vero itinerario cult per i biker: salire fino ai Campèi de Sima

L’escursione sulle montagne dell'Alto Garda parte da Gaino e arriva alla chiesetta intitolata alla Madonna della neve
L’itinerario arriva fino alla chiesetta Madonna della neve - © www.giornaledibrescia.it
L’itinerario arriva fino alla chiesetta Madonna della neve - © www.giornaledibrescia.it
AA

Tra gli itinerari cult per i biker che frequentano le montagne dell’alto Garda c’è il bel percorso che da Gaino, frazione collinare di Toscolano Maderno, conduce a Campiglio di Cima, Campèi de Sima per i locali. L’ultimo tratto è veramente ripido e impegnativo, ma si tratta di poche centinaia di metri. E giunti alla meta, a 1.017 metri di altitudine, lo sforzo sarà ripagato dalla bellezza del luogo, un antico borgo rurale composto da un complesso di tre malghe che gli alpini della sezione Monte Suello di Salò hanno ristrutturato rendendole fruibili. Qui infatti ha sede il rifugio sezionale «Giuseppe Granata». Nel borgo alpino c’è anche una piccola chiesetta intitolata alla Madonna della neve.

Il percorso

L’escursione parte come detto da Gaino (a quota 280 metri), dove si imbocca la Valle delle Camerate. La strada è attualmente chiusa a causa di una frana risalente, per la quale si attende ancora la messa in sicurezza. Quando sarà possibile affrontare nuovamente il percorso, dopo un dopo un primo tratto sostanzialmente pianeggiante, si prosegue su pendenze più sostenute. Ad un certo punto, in località Maernì, troviamo l’indicazione per «Campèi de sima». È qui che svolteremo a destra imboccando la strada che porta nella valle di Campiglio.

Arrivati a «Campèi de font» si prosegue fino a raggiungere, poche centinaia di metri prima del passo della Fobbiola, il bivio con la svolta a destra per Campèi de Sima, località che allo stato attuale i biker possono raggiungere, stante la frana di cui sopra, da Segrane nei pressi di Navazzo di Gargnano o, dal versante valsabbino, salendo dalla Val Degagna. L’ultimo tratto è particolarmente ripido, ma, come detto, la nostra meta è un luogo molto suggestivo, con un bellissimo rifugio immerso nel verde, una fontana con una purissima acqua di fonte e un fantastico panorama. In tutto sono poco meno di una decina di chilometri, quasi completamente su sterrato, con un dislivello di 737 metri. Serve un certo allenamento, a meno che non di disponga di una bici a pedalata assistita.

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia