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Tutto il fascino dei ghiacciai, compresi i settantuno delle Dolomiti

Secondo il censimento più recente sono distribuiti sull’intero arco delle Alpi orientali. Una ventina quelli sul Brenta, i più vicini alla provincia di Brescia
Il ghiacciaio occidentale del Sorapiss, sulle Dolomiti ampezzane
Il ghiacciaio occidentale del Sorapiss, sulle Dolomiti ampezzane
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Si parla spesso dei ghiacciai delle Alpi, ma anche le aree glaciali che si distribuiscono tra le montagne dei gruppi dolomitici rivestono notevoli motivi di interesse.

In occasione della recente Giornata mondiale dei ghiacciai la Fondazione Dolomiti Unesco ha divulgato un approfondimento sui ghiacciai delle Dolomiti Patrimonio Mondiale.

Se fosse possibile compiere un salto all’indietro nel tempo fino ad un’età compresa tra 15.000 e 20.000 anni fa si potrebbe osservare un paesaggio notevolmente diverso rispetto a quello attuale, con le valli alpine e dolomitiche occupate da ghiacciai di spessori superiori spesso a 1.500 metri.

Fu quello il periodo dell’ultima fase di avanzata glaciale, nel corso della quale solo le vette poste alle altitudini maggiori emergevano come picchi isolati da una grande distesa di ghiaccio.

Anche alcuni passi delle Dolomiti, dove transiteranno tra poche settimane migliaia di ciclisti in occasione della prossima edizione del Sellaronda Bike Day, erano coperti da superfici glaciali che univano una valle all’altra. Le evidenze morfologiche sono rappresentate da creste rocciose affilate, circhi e valli glaciali, argini morenici e rocce montonate, che testimoniano un’estensione molto maggiore rispetto a quella attuale.

Queste suggestive forme del paesaggio montano, pur notevolmente ridotte nella loro superficie, costituiscono comunque una caratteristica peculiare dei gruppi delle Dolomiti, che oggi tra le pieghe dei loro rilievi sembrano quasi voler creare una forma di protezione. Tra non molti anni la presenza di questi ghiacciai è destinata scomparire. Fino a pochi decenni addietro erano numerosi, ma per effetto delle variazioni climatiche in corso tutti stanno subendo una veloce contrazione della loro superficie e della massa.

Oggi resistono solo quelli che si estendono alle quote maggiori, sui versanti esposti a nord e a ovest, protetti dalle cime più alte e alimentati non soltanto dalle precipitazioni nevose, ma anche dai fenomeni valanghivi, anche se talvolta collocati sotto la quota del limite delle nevi che segna la loro sopravvivenza.

Secondo l’inventario disponibile più recente i ghiacciai presenti sulle montagne delle Dolomiti Patrimonio Mondiale sono 71 così suddivisi: 25 nelle Dolomiti Settentrionali, 16 tra le Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi e Vette Feltrine, 9 sulla Marmolada (compreso quello più grande) e uno nel gruppo Pelmo e Croda da Lago. Gli altri 20 ghiacciai dolomitici si trovano nel gruppo di Brenta, il più vicino alla provincia di Brescia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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