Outdoor

Tre bresciani aprono una nuova via sulla Parete del Boomerang

Ruggero Bontempi
La linea di arrampicata «Quela de l’orso» in provincia di Verona si deve a Matteo Rivadossi, Cristina Oldrati e Paolo Amadio
Una fase della salita - © www.giornaledibrescia.it
Una fase della salita - © www.giornaledibrescia.it
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Da Brescia alla Val d’Adige per tracciare una nuova via sopra il grande fiume. L’alpinista bresciano Matteo Rivadossi ha salito in compagnia di Cristina Oldrati e Paolo Amadio una nuova linea di arrampicata sulla Parete del Boomerang, chiamata Quela de l’orso.

La linea di carattere sportivo riprende un vecchio itinerario interrotto dell’anno 2000 e corre indipendente tra due altri preesistenti, sviluppandosi su una lunghezza di 200 metri con difficoltà obbligatorie di settimo grado superiore.

I tiri di corda iniziali richiedono buona preparazione atletica su terreno esposto, mentre più in alto la via affronta placche più appoggiate e meno difficili, ma che richiedono padronanza dei movimenti tecnici nella delicata progressione. La roccia è varia e talvolta coperta da licheni che non risultano fastidiosi grazie all’impegno dedicato all’opera di spazzolatura.

Rivadossi, che è autore di undici nuove vie in Val d’Adige, ricorda che questo sito di arrampicata non ha nulla da invidiare rispetto ad altre zone più conosciute. I primi salitori invitano altra cordate a ripetere Quela de l’orso. La salita può essere programmata anche nei pomeriggi estivi, dato che la parete risulta in ombra dopo le ore 13.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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