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Pedalare e raccontare per salvare l’acqua: 7milamiglialontano riparte dall’America

Prima quattro ciclisti attraverseranno Cuba. Altri volontari copriranno poi tutto il perimetro degli Stati Uniti
Il fuoristrada che da luglio sarà negli Usa e in Centroamerica - © www.giornaledibrescia.it
Il fuoristrada che da luglio sarà negli Usa e in Centroamerica - © www.giornaledibrescia.it
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Nel 2009 - quando 7milamiglialontano era ancora in fasce - attraversarono l’India. Nel 2024 saranno in Nord America. Ma per ora protagonista del loro viaggio e della loro narrazione sarà solo un pezzetto d’America: quella Centrale.

I volontari e le volontarie di 7milamiglialontano stanno per ripartire: dopo lo stop che il Covid ha imposto negli ultimi anni, il team di professionisti dell’immagine (fotografi e videomaker, ma non solo) che mettono a disposizione i loro strumenti per progetti solidali e ambientali in giro per il mondo è pronto a rimettersi in sella e al volante. Sul pedale di partenza c’è un team di ciclisti supportati da Givi, partner del progetto: Nicolas Seegatz (milanese), Katia Guidi, Maurizio Radici e Vilma Resinelli (bresciani).

I ciclisti protagonisti della tappa con cui «7milamiglialontano» riparte - © www.giornaledibrescia.it
I ciclisti protagonisti della tappa con cui «7milamiglialontano» riparte - © www.giornaledibrescia.it

Oggi partiranno alla volta di Cuba, per attraversare l’isola da Holguin all’Avana con l’intento di indagare lo stato di salute delle acque caraibiche, tra le più colpite dal cambiamento climatico (responsabile non solo dei noti uragani). Lo faranno nell’ambito del progetto H2oPLANET e seguendo il motto «Ride to save water», «pedalare per salvare le acque»: i videomaker, fotografi e giornalisti contano infatti di raccogliere immagini, testimonianze e racconti per narrare lo stato delle cose, sensibilizzando sull’emergenza idrica e costiera che non può più essere ignorata.

Concluso il viaggio in bici dei quattro ciclisti, a prendere il testimone sarà una squadra di altri volontari e volontarie che percorreranno da Panama tutte le coste del Centro America intraprendendo un viaggio della durata di circa tre mesi. Partiranno a inizio luglio e useranno, in questo caso, dei veicoli 4x4.

La ripartenza

«Il Covid ci ha bastonato mica male a livello organizzativo», ci racconta Giuliano Radici, fondatore del progetto. «Questa ripartenza è importante. I primi quattro ciclisti sono entusiasti di partire, trascorreranno venti giorni a Cuba. Hanno già individuato due associazioni che incontreranno e documenteranno la situazione dell’isola. Io partirò invece con il team in macchina alla volta dell’America Centrale (l’altro bresciano con me sarà Roberto Dotti, oltre ad altre persone di Milano). Sappiamo che ci sono un po’ di disordini — per esempio a El Salvador — ma siamo pronti. Intervisteremo, fotograferemo e viaggeremo all’avventura dormendo nelle tende sopra al tettuccio. I ciclisti invece alloggeranno nelle casas particulares. Vivranno comunque una bella esperienza».

Il viaggio, come sempre, diventerà occasione anche per raccogliere fondi da dedicare a progetti solidali; in questo caso destinataria delle donazioni sarà la fondazione «Hands with heart», che si occupa di disabilità infantile e adulta in Costa Rica, fornendo cure mediche e assistenza e soprattutto formando personale qualificato.

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