Tasse sui ricchi per rilanciare l’Uk: il piano di Reeves

Starmer rischia di perdere altri consensi: la finanziaria presentata da Rachel Reeves il 30 ottobre sta sollevando polemiche
Keir Starmer - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Keir Starmer - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Un momento delicato nella vita di un governo è costituito dalla legge di bilancio annuale, sulla quale si appuntano speranze e si indirizzano critiche delle varie componenti dell’opinione pubblica.

Ciò è vero per l’Italia come per il Regno Unito.

La finanziaria presentata dal Cancelliere dello Scacchiere britannico, Rachel Reeves, il 30 ottobre scorso sta sollevando polemiche, dato il massiccio pacchetto di aumenti di tasse, spese e prestiti, previsto al fine di rabberciare i servizi pubblici del paese. Reeves ha assicurato che, rispettando le promesse fatte in campagna elettorale, saranno le aziende e i ricchi a sopportare il peso di 40 miliardi di sterline in aumenti di tasse, necessari per immettere liquidità nel National Health Service (il Servizio Sanitario Nazionale); per l’aumento della spesa pubblica a sostegno di scuole e ricerca; e per tappare il buco nelle finanze pubbliche lasciato dai conservatori.

Con la sua finanziaria, il Cancelliere spera di ottenere 25 miliardi aumentando i contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, tassando i redditi più alti, le plusvalenze e aumentando le imposte di successione, e mutando le regole per gli stranieri ricchi che vivono in Gran Bretagna. Durante la discussione in Parlamento, inoltre, Reeves ha detto che, così facendo, manteneva la promessa di non colpire le tasche dei lavoratori: non è previsto l’aumento delle accise sul carburante per gli automobilisti, o del prezzo di una pinta di birra; e a ricordato come, nel contempo, programmi l’aumento del salario minimo e delle pensioni.

Questi provvedimenti, in ogni caso, sono stati molto criticati dall’opposizione. Secondo l’opinione pubblica conservatrice, che accusa i laburisti di aver tradito le promesse fatte, la finanziaria non solo va all’assalto della ricchezza privata ma prevede anche un aumento delle tasse a carico dei lavoratori, che vedranno diminuire i loro salari quale effetto dei contributi imposti ai loro datori di lavoro. Inoltre, altre categorie meno abbienti pagheranno più tasse nei prossimi mesi: i piccoli e medi imprenditori agricoli, che vedranno aumentare le imposte di successione); le famiglie del ceto medio proprietarie di seconde case (che vedranno aumentati i tributi); quelle disposte a spendere per inviare i propri figli nelle scuole private, alle quali saranno aumentate le tasse. Inoltre, è diffuso il dubbio che finanziare i servizi pubblici non aiuterà a migliorare la vita quotidiana dei cittadini anche sul medio periodo.

Il fatto è che, quello licenziato pochi giorni fa, è un budget nazionale «da ultima chance». Il paese è in grave difficoltà, con una economia ferma, buchi di bilancio e un commercio internazionale povero: i frutti della scellerata decisione di abbandonare l’Unione europea.

Il governo laburista si gioca molto con la finanziaria di Reeves: se la vita complessiva di cittadini non migliorerà la popolarità dei laburisti scenderà ulteriormente, dopo che essa è già stata intaccata dalla decisione presa durante l’estate di tagliare gli aiuti alle bollette per i pensionati; e dopo che alcuni scandali avevano macchiato l’immagine di un partito che si era presentato alle elezioni del luglio scorso con il programma di riportare la moralità nella politica nazionale, dopo anni di mala-conduzione conservatrice.

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