Pasolini e il valore del sacro come ribellione contro il consumismo
L’obiettivo è contrastare quella «concezione edonistica della vita» che ridicolizza «ogni precedente sforzo autoritario di persuasione», rendendo «il potere consumistico infinitamente più efficace nell’imporre la propria volontà»

Pier Paolo Pasolini
Sono molteplici i registri sui quali si può leggere Pasolini nel tempo della definitiva «scomparsa delle lucciole» – il famoso articolo del febbraio 1975 sul Corriere della Sera –, del dominio tecnologico, delle promesse dell’intelligenza artificiale, dell’apoteosi del mercatismo: una radicale metamorfosi del panorama rispetto al quale egli ha fatto sentire la sua voce. Il rischio è di neutralizzare le provocazioni della sua testimonianza, di confinarlo in un pantheon celebrativo, edulcorando co
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