L’estate della coppia, per rifiorire o distanziarsi

È la stagione dell’amore che invoglia all’avvicinamento e al contatto, a volte però il tempo insieme aumentato non aiuta, perché non lo si sa riempire
Una coppia - © www.giornaledibrescia.it
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D’estate la coppia si avvicina perché è un tempo che favorisce la prossimità e l’incontro ma può diventare anche una stagione che distanzia, fa scontrare o fuggire. La maggiore libertà dei comportamenti di solito avvicina i corpi perché aumenta una certa disinibizione nei nuovi rapporti. Ma pure nelle coppie consolidate e stabili, l’estate evoca leggerezza e intensifica l’espressione dei sentimenti, rafforza l’amore, gli affetti e, come capita un po’ a tutti, i ritmi meno pressanti della quotidianità facilitano le attenzioni e l’intimità. L’abbigliamento estivo poi, invoglia all’avvicinamento e al contatto, ma in particolare attiva quello sguardo sul corpo che è comunicazione non verbale, espressiva e ricca di segnali.

Non a caso l’estate sembra essere la stagione dell’amore da scoprire o degli affetti da rivitalizzare, dei sentimenti che necessitano riequilibrio e dei desideri assopiti, da risvegliare. Non sempre però tutto è facile in questa stagione. A volte il tempo insieme aumentato non aiuta, anzi scuote perché non lo sappiamo riempire. In altri momenti mette alla prova gli amanti. Soprattutto i cambiamenti veloci e quel senso di leggerezza che prende campo d’estate confonde le passioni o le destabilizza. Cambiando i ritmi e gli spazi abituali dove ci si muove, mutano i desideri, le attese e le prospettive.

Tutto, similmente al tempo meteorologico, diventa mutevole, d’un tratto l’aria s’infuoca e subito dopo si raffredda. All’afa segue la tempesta e molte relazioni ora volano leggere e, poco dopo, si svuotano di attese o fanno pensare al sogno di una passione perduta. Non è solo la routine che impregna di noia le sere d’inverno a far evaporare l’eros ma può essere anche l’aria frizzante delle serate estive che mette a nudo i conflitti nascosti o le rabbie taciute. Le crisi successive a volte esondano il terreno della convivenza e producono scontri che nascono dal nulla, coltivati nei substrati della mente cui il partner non ha accesso.

Servirebbe invece dar voce subito alle incrinature delle relazioni, anche quelle più apparentemente insignificanti. Aiuterebbe cercare di comunicare le paure e le incertezze e imparare che le parole, come sanno ferire possono anche salvare e avvicinare a quello che un tempo era uno sfiorarsi felice. Per evitare il distanziamento o la fuga, allora in estate serve che la coppia ricostruisca nuovi equilibri tra i bisogni e i desideri reciproci e trovi la capacità di contenere le aspettative irrealistiche di una relazione che si vorrebbe sempre secondo le proprie intenzioni.

I rapporti si salvano o ri-fioriscono, e non solo d’estate, solo se si ammettono le mancanze dell’altro o dell’altra e si accettano le imperfezioni che, a ben guardare, sono pari alle nostre. Meglio sostare anche nelle relazioni difficili e andare oltre l’estate, sapendo coltivare quello sguardo che non giudica e che ogni giorno ti fa conoscere dell’altro qualcosa di nuovo e importante.

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