World meeting, una diplomazia delle città per la fraternità autentica

Disarmare le parole per disarmare la Terra. L’appello arriva alla conclusione della terza edizione del World Meeting on Human Fraternity, appuntamento che venerdì e sabato, nella capitale, ha rinnovato gli insegnamenti che papa Francesco ha lasciato con la sua enciclica «Fratelli tutti», attualizzandoli alla luce dei conflitti e della generalizzata crisi sociale. Promosso dalla Basilica di San Pietro, dalla Fondazione Fratelli tutti e dall’associazione Be Human, il Meeting è stato un invito «a riscoprire la forza generativa della fraternità nel mondo di oggi».
Durante i due giorni si sono svolti quindici tavoli tematici dedicati ad agricoltura, ambiente e sostenibilità, Amministratori locali, arte e letteratura, bambini, economia e finanza, education, formazione politica, imprese, informazione, Intelligenza Artificiale, lavoro, salute, sport e Terzo settore. Nell’aula Giulio Cesare, in Campidoglio, si è riunito il Tavolo amministratori locali – Voci fraterne dalle città, il cui coordinamento è affidato al sindaco di Edolo, Luca Masneri, insieme al vicepresidente nazionale delle Acli, Pierangelo Milesi. Pubblichiamo l’intervento di Masneri.
Di seguito l’intervento del sindaco Masneri.
«Il Tavolo, che ho l’onore di coordinare insieme al dottor Pierangelo Milesi, è composto da Amministratori locali italiani: sindaci, assessori e consiglieri comunali. Nel corso del 2025, grazie alla collaborazione con Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani), abbiamo condiviso un ordine del giorno sulla fraternità, attraverso il quale è stato avviato un percorso comune con oltre cento Comuni italiani. Un cammino che mira a promuovere una cultura dell’incontro e del dialogo nelle comunità e tra le comunità che rappresentiamo.
Nel corso dei lavori di questo «World Meeting on Human Fraternity» abbiamo individuato tre linee operative fondamentali, sulle quali intendiamo costruire il lavoro del prossimo anno: implementare la rete nazionale della fraternità; proiettare tale rete in una dimensione internazionale, aprendola a Comuni e comunità oltre i confini italiani; allargare il Tavolo a un rappresentante per ogni comunità che abbia sottoscritto l’ordine del giorno.
Attraverso queste direttrici intendiamo dar vita a una vera e propria diplomazia delle città, volta a promuovere una fraternità autentica, da misurarsi attraverso una metrica condivisa della fraternità. In particolare, ci proponiamo di giungere, nel 2026, alla sottoscrizione di un Patto del Campidoglio, per consolidare la rete e rilanciarne con forza l’azione.
Ci proponiamo, inoltre, di dare voce a quelle comunità che non hanno più voce. Esprimiamo solidarietà a tutti i colleghi amministratori delle comunità che hanno subito e che ancora oggi subiscono l’orrore della guerra, senza alcuna distinzione di cultura, religione o appartenenza etnica. Le città bombardate e saccheggiate gridano al mondo la loro ferma volontà: non vogliono più sopportare né accettare le guerre degli Stati. Con questo spirito rinnoviamo il nostro impegno e la nostra speranza».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
