Facciamo di Brescia una città universitaria internazionale

Nel 1965 padre Agostino Gemelli volle fortemente l’arrivo a Brescia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il primo Ateneo sorto in città. Sessant’anni di presenza non sono pochi. Siamo un’istituzione qualificata, riconosciuta e riconoscibile; le numerose attestazioni di merito che si sono susseguite negli anni ci rendono orgogliosi, ma, al contempo, ci spronano a fare sempre meglio.
Sono convinta che una delle chiavi di tale successo stia nell’aver saputo interpretare quello che definisco il modello bresciano. In questo territorio, grazie all’intenso lavoro interdisciplinare realizzato dalle otto Facoltà presenti, ci spendiamo per la formazione di professionisti e, ancora prima, di donne e uomini di valore e di valori.
Ci impegniamo con perseveranza nella costruzione di alleanze strategiche con istituzioni, associazioni e comunità del territorio, potendo contare su una rete locale capillare e interconnessa, il più delle volte animata dal solido cattolicesimo bresciano. Abbiamo sviluppato – in sintonia con lo spirito di questa terra – un’attitudine alla solidarietà concreta, grazie alla generosità di chi vi vive e vi opera.
Qui a Brescia l’investimento dell’Ateneo dei cattolici italiani è tangibile, come dimostrano i due luoghi ormai simbolici che ospitano le strutture della nostra Università. Si tratta di un investimento importante e il nuovo campus in via della Garzetta, costruito secondo la moderna concezione dei campus americani, ne è l’emblema. Questi investimenti hanno portato ad aumentare l’attrattività della sede anche per gli studenti internazionali: la loro presenza è in netta crescita e sempre più ci impegneremo in questa direzione con nuove iniziative.
La capacità di attrarre studenti da tutto il mondo permette di spezzare il dannoso fenomeno del brain drain e, al contrario, di alimentare la brain circulation, cioè la virtuosa circolarità di capitale umano che la vitalità e solidità del territorio bresciano favorisce. La proiezione internazionale è fondamentale nel nostro sviluppo. È in fase di avvio un programma di doppio titolo della Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere con l’Universität des Saarlandes, in Germania. Ricorre inoltre il decimo anno dall’attivazione qui a Brescia della laurea triennale in Scienze politiche e delle relazioni internazionali. Una Facoltà, quella di Scienze politiche e sociali, pronta a consolidare ulteriormente il suo radicamento nei circuiti istituzionali, culturali e civili, avendo sempre come prospettiva di riferimento l’orizzonte globale.
Non solo siamo stati pionieri nell’aprire un’università in questa città, ma siamo stati anche protagonisti nel generare un impatto sociale positivo per fare dell’Università Cattolica la migliore università per il mondo. Tenendo fede a questo spirito pionieristico e di servizio, ora guardiamo al futuro. La nostra visione è fare di Brescia una città universitaria internazionale. Per farlo, abbiamo necessità di un continuo confronto e dialogo con le istituzioni del territorio ma anche noi siamo chiamati a portare avanti un modello educativo e di ricerca capace di interrogarsi sulle grandi questioni del nostro tempo mantenendo vivo l’orientamento al bene comune e l’attenzione alla persona.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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