Montecampione un amore fatto di Giro e di sci

AA
Encomiabili iniziative quelle intraprese dal montecampionese Giorgio Cerruto e dalla solatese di adozione Chiara Prandini. Ambedue accomunati da quell’amore, amore e basta, amore disinteressato verso Montecampione come quello di un cane per il suo padrone, hanno avuto un’idea ciascuno, l’hanno programmata, l’hanno sviluppata non senza difficoltà e portata a termine nel migliore dei modi. Quanti giornali, quante TV, quante pagine in Internet hanno riportato notizie belle e sane a riguardo della Panda Rosa e dei Murales che avrebbero promosso e fatto da apprezzatissima cornice in occasione dell’arrivo della 15ª Tappa del Giro d’Italia al Plan di Montecampione! La Fiat Panda del 1992 di Giorgio, ha ottenuto a pieno titolo la nomina di «Auto al seguito del Giro d’Italia», da parte di R.C.S, società organizzatrice della manifestazione ed ha potuto così girare per le Province della Lombardia, arrivando addirittura fino a Pordenone con il Gruppo di Vissone per partecipare all’Adunata Nazionale degli Alpini. Ha percorso più di 5.000 km in un paio di mesi. Ha portato a spasso il nome di quegli operatori di Montecampione che hanno voluto finanziare e credere fino in fondo a questo progetto. Fiera più che mai, ha mostrato a tutti sui vetri posteriori l’immagine di Sabrina, Nadia ed Elena Fanchini «patrimonio di Montecampione»! Che bello «dimenticare» parcheggiata la Pand’Alpiaz (così è stata battezzata) qui e là per le piazze e notare quante fossero le persone desiderose di realizzare qualche immagine e qualche autoscatto con la nostra beniamina quale sfondo! Più di una quindicina di persone hanno richiesto ed ottenuto con gioia il titolo di «staffettista» della Panda Rosa e l’hanno guidata e fotografata nei Borghi più belli, nelle Feste e nelle Sagre di Paese, nelle località turistiche lacustri e montane, al Santuario di Caravaggio e addirittura sulla Bre.Be.Mi. ancora chiusa! La ormai mitica Panda ha incontrato personaggi del mondo dello Sport attuale e del passato, è stata invitata due volte sia alla manifestazione CorrixBrescia sia al Palasport di Costa Volpino in occasione dei play off di Pallacanestro. Ha partecipato al Convegno filatelico bresciano presso la Fiera di Montichiari, dove le era stato riservato un prestigioso spazio in prossimità dell’ingresso. In questa occasione è stata emessa una cartolina che la ritrae e che ancora oggi è reperibile sia al condominio Portico che in Piazzetta, sia nuova che con l’annullo ufficiale della manifestazione. Essendo auto d’epoca regolarmente iscritta all’Asi, ha potuto partecipare a diversi raduni come quello degli Atleti Azzurri d’Italia a Bergamo e quello presso la base militare elicotteristica di Orio; in questa occasione ha partecipato ad una gara di regolarità contro altri 40 mezzi ed ha vinto la coppa del 3° posto. Non solo le sorelle Fanchini portano allori alla nostra località! Le simpatiche fotografie dell’invasione della Panda Rosa sono tutte pubblicate nell’apposita pagina su facebook «Panda Rosa, l’album fotografico!» ed anche su quella più frequentata «Io vado a Montecampione». In questo articolo, per ovvi motivi di spazio, ne siamo riusciti a pubblicare sono una minima parte. Chiara, invece, a suo giudizio ha fatto una «matada» (una pazzia) ricoprendo di vernice tutti i muri che costeggiano la strada che da Pian Camuno salgono fino al Plan. Ha recuperato qui e là le risorse per acquistare la vernice: c’è chi passando in macchina si fermava per lasciare una mancetta oppure qualche panino, biscotto o bottiglia. La nostra artista, sistemata la questione finanziaria, ha dovuto vedersela anche contro le avverse condizioni del tempo, vero nemico della pittura fresca. Giusto il giorno prima della gara è riuscita a terminare quest’opera ciclopica, regalando immagini di Hinault, di Pantani, di biciclette guidate dai nostri Pitoti camuni, immagini che ci auguriamo possano rimanere per sempre nel tempo a ricordo di questa tappa fantastica. Tappa che per l’alto profilo agonistico, come quella del 1982 vinta da Hinault e come quella del 1998 vinta da Pantani, ha portato ancora una volta il nome di Montecampione nella storia del ciclismo nazionale. È giusto sottolineare che l’indomita (questo il suo soprannome) si è avvalsa di gente comune resa volontaria dall’entusiasmo che, in base alla disponibilità ed agli orari di lavoro, ogni giorno si è presentata per prendere precise consegne e riempire di bianco, di rosso, di verde e naturalmente anche di rosa gli spazi predisposti. Simpatico ricordare anche il «gemellaggio» (vedi foto) di Chiara alla guida della Panda Rosa e di Giorgio mentre dipinge una parte di quella meravigliosa ed interminabile Freccia Rosa che, arzigogolata come tutti i nostri tornanti, sale verso i 1.800 metri del Plan. E dopo? Giorgio ha organizzato il 12 luglio in Piazzetta l’ultimo saluto alla Pand’Alpiaz, visto che la pellicola rosa che la ricopre dovrà essere rimossa entro la fine di questo mese. Questa è stata una ghiotta occasione per tutti quanti di poter eseguire un’ultima suggestiva immagine a ricordo. Chiara ha promesso che si avvarrà ancora della indomita tribù, intanto il 5 luglio si è ritrovata per una cenetta e per tirar mattina, ma soprattutto poi per dipingere nel riquadro lasciato libero lassù al Plan il vincitore di quest’anno: Fabio Aru. Per questa occasione è in via di attuazione un progetto che vedrà una sorta di gemellaggio fra il Fan Club delle Sorelle Fanchini e quello del ciclista sardo nel giorno della presentazione del murale! Luca Mattiacci Montecampione

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia