Più amiamo più diventiamo intelligenti

La storia di René Mey e della Nuova Intelligenza Emotiva
Un cuore creato con fantasia
Un cuore creato con fantasia
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È da guardare per via della carezza che ti resta dentro il film “Oltre la luce” sulla vita di René Mey (è su YouTube in spagnolo sottotitolato in italiano), un uomo straordinario nella sua capacità ordinaria di dispensare amore e guarigione. «A sei anni mi misi a cercare un modo per imparare ad amare gli altri e scoprii che l’unica possibilità era accettarli così come sono - racconta in un’intervista - Nel realizzarlo compresi altresì che l’amore si poteva espandere».

René, classe 1959, francese di origine, messicano di adozione (candidato nel 2023 al Nobel per la pace), dedica la sua vita alla trasmissione di un messaggio di pace e speranza all'umanità e lo fa tracciando un nuovo cammino di amore, consapevolezza e aiuto che passa attraverso le terapie di medicina emozionale offerte gratuitamente dai suoi 30.000 volontari nei centri umanitari (più di 400 nel mondo) e nelle cliniche.

«La missione dell’organizzazione è quella di fornire strumenti e mezzi affinché ogni persona impari ad amare gli altri con azioni volte a favorire lo sviluppo globale della persona, la pace interiore, il benessere, la salute fisica ed emotiva» si legge sul sito ufficiale renemey.org.

Le tecniche d’aiuto ideate da René si basano sull’utilizzo della Nuova Intelligenza Emotiva meglio conosciuta come intelligenza del cuore, ovvero la forza energetica dell’amore basata sull’intenzione intima e sincera di amare tutti gli esseri umani. Così facendo il terapeuta e i riceventi si trasformano in antenne di energia vitale migliorando la propria e altrui condizione fisica, emotiva e spirituale.

A parte la straordinarietà degli esperimenti condotti e documentati con rigore scientifico su René, a parte la diffusione di una medicina complementare che aiuta a recuperare la salute attraverso la stimolazione del sistema immunitario endocrino e nervoso, a parte la meraviglia di un uomo che ha costruito un’organizzazione per insegnare ad aiutare gli altri, a meditare (René medita 40 ore a settimana) e a cambiare il proprio stato di coscienza per aprire il cuore e amare incondizionatamente, quel che più mi colpisce è la faccenda della cellula originale di cui parla nel film: «Quando uno spermatozoo incontra un ovulo nasce una cellula unica, la cellula originale che non scompare mai e si mantiene intatta dentro di noi - spiega ad un embriologo - Questa cellula assomiglia alle altre ma è speciale e molto preziosa, ha capacità infinite, colossali, inimmaginabili».

E se questa cellula speciale che ci abita fosse la nostra personale scintilla eterna d’amore e noi fossimo nati per diventarne consapevoli? «Nella misura in cui una coscienza si evolve le cellule captano maggiori informazioni» afferma René». Più amiamo, quindi, più diventiamo intelligenti cioè capaci di inter" (tra) "ligere" (leggere, comprendere)? «La parte più bella è invisibile agli occhi» conclude René che forse, nel suo insegnarci ad amare, ci vuole mostrare la nostra e altrui bellezza… per non essere più invisibili a noi stessi, per dare un senso al nostro passeggiare nel mondo, soprattutto per risplendere di infinita primavera.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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