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Ucraina, Zelensky: «Non abbiamo paura della Russia»

Putin invia l'esercito nel Donbass e riconosce le repubbliche separatiste. L'Onu: «Il rischio di un grande conflitto è alto»
Un'esercitazione militare in Ucraina - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Un'esercitazione militare in Ucraina - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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«Non abbiamo paura della Russia». Queste le parole con cui nella notte il presidente ucraino Volodimyr Zelensky ha risposto alla decisione di Mosca di riconoscere le repubbliche separatiste nel Donbass e inviare l'esercito nella zona. In un discorso alla nazione Zelensky ha ribadito che gli ucraini non cederanno «un solo pezzo» del Paese.  

Ieri sera con una mossa a sorpresa il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il riconoscimento dell'indipendenza delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk e ha poi ordinato l'invio di truppe nella regione del Donbass con lo scopo di «assicurare la pace». 

Gli Usa, intanto, hanno spostato per la notte i propri diplomatici in Polonia per motivi di sicurezza. In una riunione d'urgenza del consiglio di sicurezza tenutasi alle 3 di notte italiane, l'Onu ha sottolineato che «il rischio di un grande conflitto» in Ucraina «è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi». Per gli Stati Uniti quello della Russia è stato non solo «un attacco all'Ucraina», ma «un attacco alla sovranità di ogni stato membro dell'Onu» che «avrà conseguenze rapide e gravi». 

«Rimaniamo aperti alla diplomazia e a una soluzione diplomatica ma non permetteremo nuovo bagno di sangue» nel Donbass, ha dichiarato l'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia. «Siamo impegnati per la strada diplomatica ma siamo sulla nostra terra», la replica dell'omologo ucraino, Sergiy Kyslytsya. «I confini - ha concluso - non cambieranno».

L'Occidente condanna le azioni di Putin, con gli Stati Uniti che vareranno già nelle prossime ore nuove sanzioni nei confronti della Russia. Pronto anche un ordine esecutivo che proibisce nuovi investimenti, attività commerciali e finanziarie da parte degli americani per, da o nelle cosiddette regioni separatiste dell'Ucraina. Il Regno Unito annuncerà oggi nuove sanzioni mentre l'Unione Europea ribadisce il suo «incrollabile supporto all'indipendenza, alla integrità territoriale e alla sovranità dell'Ucraina e reagirà con sanzioni dirette nei confronti di chi è coinvolto in quest'azione illegale». Dalla Cina, invece, arriva un invito a tutte le parti ad «esercitare moderazione». «Tutti i Paesi - ha detto l'ambasciatore all'Onu, Zhang Jun - dovrebbero risolvere le controversie con mezzi pacifici in linea con la Carta delle Nazioni Unite». Per il Giappone la «Russia ha violato le leggi internazionali».

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