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Tragedia sul Gran Zebrù, muore una 26enne di Darfo

La giovane è preciptata mentre si trovava con un compagno di cordata a 3.800 metri di quota. È scivolata per circa 600 metri
TRAGEDIA IN MONTAGNA
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Una scivolata, proprio mentre era prossima la cima. È quella costata la vita a Sandra Bianchi, 26enne nativa di Lovere ma di casa a Montecchio di Darfo, dove viveva con la famiglia, che questa mattina attorno alle 8.30 si trovava sul Gran Zebrù, massiccio che raggiunge i 3.857 m di quota nel gruppo Ortles-Cevedale, in Trentino Alto Adige.

La giovane era all'uscita del Canale Pale Rosse: un passaggio complicato a detta degli esperti che tuttavia la 26enne e il compagno di ascensione che sarebbe pure di Darfo avevano già superato senza problemi.

Secondo la prima ricostruzione del Soccorso Alpino di Solda, intervenuto per prestare aiuto assieme ai colleghi della Valtellina e al Sagf della Guardia di Finanza, i due alpinisti si erano sganciati per proseguire fino alla vetta quando la ragazza ha messo il piede in fallo ed è scivolata per circa 600 metri.

Ai tecnici del Soccorso Alpino non è restato che recuperare la salma della ragazza. Sotto choc il compagno di cordata, ricondotto a valle dal personale intervenuto con l'eliambulanza.

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