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Speranza: «Oggi in Cdm ulteriori scelte sull'emergenza»

Potrebbe arrivare in giornata la proroga dello stato di emergenza anticipata ieri. Si arriverebbe fino al 31 marzo 2022
Il ministro della Salute Roberto Speranza - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Il ministro della Salute Roberto Speranza - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«Oggi in Cdm ci saranno ulteriori scelte sull'emergenza che stiamo vivendo». Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza, all’indomani delle anticipazioni sulla volontà del governo di estendere lo stato di emergenza per la pandemia decretato il 31 gennaio 2020 e in scadenza il 31 dicembre. Secondo quanto trapelato ieri sera, l’esecutivo di Mario Draghi starebbe pensando di prolungarlo fino al 31 marzo 2022: per farlo è necessaria l’approvazione di una legge che consenta la proroga, dato che lo stato di emergenza può durare al massimo 24 mesi (in questo momento quindi fino al 31 gennaio 2022). 

Il Cdm per il via libera al testo, a quanto si apprende da diverse fonti di governo, si svolgerà alle 17. Questa mattina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli ha riunito a Palazzo Chigi Francesco Paolo Figliuolo, il capo della protezione civile Fabrizio Curcio e i rappresentanti dei ministeri di Salute e Economia. La proroga di tre mesi, viene spiegato, dovrebbe anche servire ai diversi soggetti interessati a preparare la fase successiva, per una progressiva uscita dallo stato di emergenza.

A deliberarlo alle soglie della pandemia era stato il governo Conte bis. Erano le prime settimane della diffusione del coronavirus in Cina e si erano verificate i primi due casi in Italia. In Italia l’unico stato di emergenza contemplato dal nostro ordinamento giuridico è quello decretato dal Consiglio dei ministri, senza che debba passare per il Parlamento (lo stabilisce la legge n. 225 del 1992).

Viene disposto in caso di eventi eccezionali, come una calamità naturale, un terremoto o appunto una pandemia. Permette al governo di adottare provvedimenti straordinari e cogenti e alla Protezione Civile di agire con poteri straordinari per tutelare i cittadini e consente ai sindaci e ai presidenti di Regione di emanare ordinanze straordinarie che concernono, per esempio, l’obbligo della mascherina all’aperto, il distanziamento interpersonale e lo smart working. Lo stato di emergenza può dare vita anche a strutture straordinarie, come la struttura commissariale gestita dal generale Francesco Figliuolo e il Comitato tecnico scientifico. Quest'ultimo è stato istituito il 5 febbraio 2020 con ordinanza del ministero della Salute e poi modificato, nella sua composizione, il 17 marzo 2021. Attualmente è composto da 11 membri, con il ruolo di coordinatore affidato al presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, e quello di portavoce a Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità.

«L'epidemia continua a essere un problema reale, concreto con cui fare i conti - ha aggiunto Speranza -. Certo abbiamo strumenti che un anno fa non avevamo, a cominciare dai vaccini». Il ministro ha sottolineato di nuovo l’importanza della terza dose, efficace anche per contrastare la variante Omicron.

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