Italia e Estero

Salgono i contagi, per l'autunno pronto un piano in quattro fasi

Per chi rientra da Spagna, Grecia e Malta la Puglia ha introdotto la quarantena, mentre l'Emilia Romagna prevede un tampone obbligatorio.
Un'infermiera al lavoro in un laboratorio d'analisi - Foto Ansa/Epa/Carlos Ortega
Un'infermiera al lavoro in un laboratorio d'analisi - Foto Ansa/Epa/Carlos Ortega
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Ricoveri in aumento, con una nuova impennata di contagi. Ma è già pronto un piano anti-Covid per l'autunno, che prevede quattro diversi scenari. E alle porte del Ferragosto, Regioni e Comuni corrono ai ripari con ulteriori restrizioni anti-movida, per scongiurare focolai provocati da assembramenti in occasione degli eventi estivi, soprattutto in località turistiche.

Preoccupazioni che si aggiungono ai casi di contagio emersi dopo il rientro da vacanze all'estero, che mettono in allarme i territori: in Emilia Romagna il governatore ha firmato un'ordinanza che prevede l'obbligo del tampone per chi torna da Spagna, Grecia e Malta. La Puglia ha invece introdotto l'obbligo di quarantena per chi rientra da questi stessi Paesi. Sono disposizioni che puntano ad anticipare il provvedimento nazionale sui test rapidi a chi arriva in Italia dai Paesi a rischio, per i quali si aspetta la validazione del ministero, in attesa delle verifiche tecniche sulla validità dei tipi tamponi proposti. 

Resta sullo sfondo la polemica dopo le reazioni alle dichiarazioni del premier Conte, il quale nei giorni scorsi aveva spiegato di non ritenere che il vaccino «debba essere obbligatorio». Matteo Renzi ha annunciato una raccolta di firme affinché il vaccino non sia soltanto facoltativo. Sull'argomento il ministro Speranza aveva già espresso la sua posizione, consigliandolo fortemente e senza mai parlare di obbligo. Ma per la prevenzione si lavora anche su altri fronti.

Per contenere il virus nei prossimi mesi è pronto un piano del ministero della Salute e dell'Iss, pronti a contromisure a seconda dell'evoluzione della pandemia nel Paese. Si va da una «Situazione di trasmissione localizzata, ovvero la presenza di focolai, sostanzialmente invariata rispetto ad oggi», a una «Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario», a una «Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario», fino ad arrivare a una «Situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario», con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente maggiori di 1.5. Per ogni scenario sono previste diverse azioni, che per quello più pessimista possono arrivare al «trasferimento interregionale dei pazienti» e all'«adattamento a scopo di ricovero di strutture che in ordinario non sono adibite a tale utilizzo». Il documento contiene anche una checklist per le regioni, «per valutare il livello di preparazione dei sistemi sanitari».

In vista di elezioni e referendum a settembre, è stato anche varato un Protocollo Salute-Interno, che prevede accessi contingentati agli edifici che ospitano i seggi, percorsi distinti di entrata e di uscita, rigide misure di distanziamento e obbligo di mascherina per tutti.

Contromisure e timori sono alimentati anche dall'ultimo bollettino: 412 i nuovi casi registrati in un giorno, che fanno salire a 251.237 il numero delle persone che hanno contratto il virus. Le sei vittime in più in 24 ore portano il totale dei decessi a 35.215. Stavolta a guidare la lista dei nuovi aumenti è per la prima volta la Sicilia, con 89 nuovi casi. Continuano a salire anche i numeri degli attualmente positivi, dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive e quelli con sintomi negli altri reparti degli ospedali.

Numeri tutti in ascesa, in gran parte dovuti ai nuovi focolai che vedono i giovani bersaglio del Covid, spesso traditi dagli assembramenti della movida. E prosegue la scia di positivi dopo i rientri dalle vacanze. Vengono definiti «di importazione» dieci casi di queste ultime ore nel Lazio, tra questi anche giovani di ritorno da Ibiza e Corfù.

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