Italia e Estero

Polemica sull’acquisto di camici, Fontana: era una donazione

L’azienda coinvolta ha tra i soci la moglie del governatore, il quale reagisce querelando Il Fatto Quotidiano
Attilio Fontana, governatore della Lombardia - Foto Ansa/Matteo Corner
Attilio Fontana, governatore della Lombardia - Foto Ansa/Matteo Corner
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Scoppia un caso in Lombardia su un quantitativo di camici ordinati dalla Regione a una azienda di cui una piccola quota è di proprietà della moglie del Governatore Attilio Fontana. Ne ha scritto Il Fatto Quotidiano, anticipando un servizio di Report, in onda su Raitre stasera. Fontana ha annunciato una querela al quotidiano. Mentre la direzione del giornale stesso replica che l’inchiesta di Report «è precisa e circostanziata».

Il 16 aprile, durante l’emergenza, Aria (la centrale acquisti della Regione Lombardia) ha ordinato 513 mila euro di camici alla società Dama spa di cui è socia al 10% Roberta Dini moglie di Fontana si legge, in sintesi, sul giornale in questione. Aria ha però replicato che si è trattato di una donazione e che non un euro è uscito dalla Regione come spiegato nell’articolo dove peraltro si riporta lo storno delle fatture il 22 maggio. Come detto dall’amministratore delegato di Dama, il cognato di Fontana, Andrea Dini.

Dura la reazione di Fontana: «Ho dato mandato ai miei legali di querelare il giornale in cui si racconta di una donazione di camici per protezione individuale forniti alla Regione Lombardia. Si tratta dell’ennesimo attacco politico vergognoso, basato su fatti volutamente artefatti e scientemente omissivi per raccontare una realtà che semplicemente non esiste». «Agli inviati della trasmissione televisiva Report - prosegue Fontana - avevo già spiegato per iscritto che non sapevo nulla della procedura attivata da Aria SpA e che non sono mai intervenuto in alcun modo. Non vi e stato da parte mia alcun intervento».

«Il testo del quotidiano - conclude il governatore - infatti, in maniera consapevole e capziosa omette di dire chiaramente che la Regione Lombardia attraverso la stazione appaltante Aria SpA non ha eseguito nessun pagamento per quei camici e l’intera fornitura e stata erogata dall’azienda a titolo gratuito. Ho anche dato mandato a miei legali di diffidare immediatamente Report dal trasmettere un servizio che non chiarisca in maniera inequivocabile come si sono svolti i fatti e la mia totale estraneità alla vicenda».

 

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