Italia e Estero

Panico a Torino: «Siamo stati travolti e schiacciati dalla folla»

Il racconto dei bresciani presenti in piazza San Carlo ieri sera, quando un'ondata di panico ha provocato 1.400 feriti
PAURA A TORINO: "MI SONO PIOMBATI ADDOSSO"
AA

«Ho sentito la terra tremare, pensavo fosse il terremoto e ho visto la gente correre verso di me», racconta Antonio Cremona. 

«Non ho avuto nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo che ero a terra travolto dalle persone», aggiunge Daniel Zarantonello.

 

 

 

Voci bresciane di chi ieri sera era in piazza San Carlo a Torino, quando durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid trasmessa sul maxi schermo si è scatenata l'ondata di panico. Forse a causa di un petardo o forse il crollo di una ringhiera, in pochi attimi si è scatenata una psicosi da attentato.
 
«Io ero con mio padre a lato della piazza e siamo stati schiacciati dalla gente. Siamo riusciti prima a trovare riparo sotto i portici e poi, in seguito ad una seconda ondata di panico siamo scappati in un palazzo», è la ricostruzione di Stefano Gallinari, anche lui tifoso bianconero presente a Torino.

 

 

E oggi il bilancio è di 1.400 feriti, di cui 7 gravissimi. In condizioni critiche anche un bambino calpestato dalla gente terrorizzata. 

«C'era molto sangue perché la gente si è tagliata con i vetri delle bottiglie rotte - raccontano i testimoni bresciani -. Oltre naturalmente al sangue tifosi schiacciati dalla calca».

 

 

La mente di tanti, juventini e no, è andata alla strage dell'Heysel del 1985. Anche quel giorno si giocava una finale di Coppa Campioni, con i bianconeri a Bruxelles contro il Liverpool. La televisione portò nelle case degli italiani scene di persone schiacciate, lacrime di dolore e smarrimento dopo la furia degli hooligans. 

Morirono 39 persone tra cui il bresciano Tarcisio Salvi, mentre i feriti furono 600. Tra gli juventini in piazza San Carlo a Torino ieri anche tifosi che erano presenti a Bruxelles a 32 anni fa e che hanno temuto lo stesso incubo «Sembrava - hanno raccontato - di essere all'Heysel». 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia