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«Omicida di Ramelli nel Comitato Covid lombardo è un'offesa»

Viviana Beccalossi contesta la presenza del docente condannato nel 1975 per la morte del 18enne. Fontana lo esclude
Viviana Beccalossi durante una manifestazione dedicata a Sergio Ramelli - © www.giornaledibrescia.it
Viviana Beccalossi durante una manifestazione dedicata a Sergio Ramelli - © www.giornaledibrescia.it
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È «offensivo» che la Regione Lombardia abbia chiamato ne comitato tecnico scientifico per la Fase 2 dell'emergenza coronavirus il professor Claudio Colosio, che fu fra i condannati per l'omicidio nel 1975 di Sergio Ramelli, allora diciottenne militante del Fronte della Gioventù: così lo considera Viviana Beccalossi, consigliera del gruppo misto che ha inviato una lettera al riguardo al governatore Attilio Fontana.

«Non abbiamo titoli scientifici né la velleità di mettere in discussione la scelta intrapresa, come fatto legittimamente in tante occasioni durante questi giorni difficili. Ciò non ci esime, purtroppo - ha scritto Beccalossi - da considerarla offensiva, non solo per coloro che ancora e insistentemente onorano la memoria di Sergio, ma in generale per tutti i lombardi che potrebbero chiedersi quanto sia etica una decisione del genere da parte di un'istituzione prestigiosa come Regione Lombardia».

«Ci sono migliaia di persone che per la prima volta dopo tanti anni, non potranno ritrovarsi il 29 aprile, giorno della sua morte, per ricordarlo nelle strade e nelle piazze» aggiunge Beccalossi che annuncia un'interrogazione urgente all'assessore Gallera «per chiedere conto di questa decisione che, purtroppo, conferma le perplessità che abbiamo già avuto modo di manifestare sulla mancanza di condivisione e confronto con la Giunta. Tema che dall'inizio dell'emergenza è segnalato da numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione e che porta la Giunta stessa a correre il rischio di cedere all'autoreferenzialità».

La situazione denunciata da Beccalossi ha trovato presto composizione con l'immediata decisione di Fontana di escludere Colosio dai componenti del Comitato. «Grazie di cuore al presidente Attilio Fontana che, accogliendo praticamente in tempo reale il mio appello, ha sanato una ferita che sarebbe stata inaccettabile. Non avevo dubbi sulla sua sensibilità, in quanto nessuna competenza scientifica potrà mai cancellare il passato e il più atroce dei delitti. Bene così» ha commentato proprio la consigliera bresciana del Gruppo misto alla notizia della revoca.

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