Italia e Estero

Non solo Forza Nuova: la galassia dell'estrema destra in Europa

Da quelli di estrema destra a veri e propri movimenti che hanno fatto azioni armate: una panoramica
Militanti di Alba Dorata in Grecia sventolano le bandiere con il meandros
Militanti di Alba Dorata in Grecia sventolano le bandiere con il meandros
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Se in Italia in queste ore si discute di sciogliere Forza Nuova, la galassia nera europea conta già svariati movimenti che sono stati messi al bando. Da quelli di estrema destra a veri e propri movimenti che hanno fatto azioni armate. Vediamo quali sono i principali.

In Grecia

In Grecia Alba Dorata usava bandiere con il meandros, ovvero la greca, che somiglia tanto ad una svastica. Dopo aver prosperato sulle macerie della devastante crisi economica ellenica arrivando a diventare il terzo partito del Paese (nonostante la chiara ispirazione neonazista), alle ultime elezioni del 2019 non è entrata neanche in Parlamento. Nelle consultazioni politiche del 2012 e del 2015 il partito ha ottenuto risultato a ridosso del 7% con 18 parlamentari, ma il vero boom è stato alle Europee del 2014 con il 9%, crollato poi al 4,8% nel 2019.

Ioannis Lagos, ora in carcere per l'omicidio a coltellate del rapper Pavlos Fyssas - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Ioannis Lagos, ora in carcere per l'omicidio a coltellate del rapper Pavlos Fyssas - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Il 7 ottobre 2020 è stata bandita come organizzazione criminale perché i suoi leader sono stati giudicati responsabili di omicidi e violenze ai danni degli immigrati. In passato, membri del partito hanno espresso ammirazione per Adolf Hitler e altre personalità legate al nazismo. Il suo ex leader, l'europarlamentare Ioannis Lagos, sta scontando una condanna a 13 anni e otto mesi di carcere che gli è stata inflitta in quanto capo di un'organizzazione criminale e per l'omicidio a coltellate del rapper Pavlos Fyssas.

In Germania

Un militante di Combat 18, con la bandiera del movimento - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un militante di Combat 18, con la bandiera del movimento - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Combat 18, in Germania, è stato invece messo al bando il 23 gennaio 2020 dal ministro dell'Interno Horst Seehofer, in seguito all'uccisione da parte di terroristi di estrema destra del politico della Cdu Walter Lübcke. In quei giorni, la polizia effettuò un maxi blitz in sei Länder per colpire l'organizzazione di estrema destra su scala federale. Secondo gli enti addetti alla sicurezza, il gruppo agiva contro l'ordine sancito dalla costituzione ed era «affine al nazionalsocialismo». Non a caso, C18 usava come riferimento nella sua denominazione i numeri 1 e 8, ovvero le iniziali di Adolf Hitler, A e H, rispettivamente prima e ottava lettera dell'alfabeto; il significato è quindi «I combattenti di Adolf Hitler».

Ma anche Alternative für Deutschland in questo momento è sotto indagine: l'ufficio federale per la protezione della Costituzione ha classificato l'Afd come «caso sospetto», dopo un'indagine di due anni e l'esame di centinaia di discorsi pubblici. Ciò significa che d'ora in poi l'intelligence di Berlino avrà il permesso di monitorare le attività degli iscritti al partito, intercettare comunicazioni, infiltrare informatori.

In Francia

Manifestanti di Génération Identitaire a Parigi
Manifestanti di Génération Identitaire a Parigi

C'è poi Génération Identitaire, movimento politico identitario di estrema destra in Francia, che è stato sciolto nel marzo 2021 per «incitamento alla discriminazione, all'odio e alla violenza» sulla base di «razza» e «religione», come ha spiegato il ministro francese degli Interni francese Gerald Darmanin. Il gruppo, il cui logo si ispira alla «lambda» degli Spartani, come baluardo contro le ambizioni persiane di conquista della Grecia, si è fatto conoscere nel settembre 2012 con un primo video dal titolo «Dichiarazione di guerra». Volti scoperti, filmati in primo piano, i giovani non esitano a parlare delle loro richieste: «Siamo la generazione della divisione etnica, del fallimento totale della convivenza, dell'ibridazione, che ha smesso di credere che Kader possa esserre nostro fratello, il pianeta il nostro villaggio e l'umanità la nostra famiglia».

A lungo è stato ritenuto politicamente vicino al partito di Marine Le Pen, anche se il Front National ha portato avanti negli anni un processo di defascistizzazione. Il gruppo estremista ha potuto contare su circa tremila militanti che secondo le autorità hanno presentato «immigrazione e Islam come minacce che i francesi devono combattere». Tra le azioni più eclatanti del gruppo c'era anche l'utilizzo dei droni nella zona dei Pirenei per controllare le frontiere ed impedire l'arrivo di migranti dalla Spagna. Tra i suoi sostenitori, da cui ha ricevuto donazioni, c'è persino il sovranista Brenton Tarrant, l'australiano responsabile degli attacchi alle moschee in Nuova Zelanda nel 2019 che provocarono 51 morti.

In Belgio

Un manifesto di Vlaams Blok, che inneggia al «diritto alla sicurezza»
Un manifesto di Vlaams Blok, che inneggia al «diritto alla sicurezza»

Andando a ritroso nella storia politica europea, sicuramente il movimento politico più consistente che è stato sciolto per aver violato leggi sul razzismo - per rinascere immediatamente con un altro nome ma con la stessa sigla - è stato il partito belga Vlaams Blok, o blocco fiammingo, immediatamente rifondato come Vlaams Belang, interesse fiammingo. Il 21 aprile 2004 la Corte di Gand ha accolto il ricorso di tre associazioni e della Procura secondo cui il Vlaams Blok era in violazione della legge del 1981 contro il razzismo. Dopo una lunga disputa legale, il partito che immediatamente ha ottenuto il 24% nelle elezioni fiamminghe del 13 giugno 2004 alla fine è stato sciolto e punito con una serie di multe.

La sentenza della Corte di Gand è infatti stata confermata il 9 novembre dello stesso anno dalla Corte di Cassazione belga (la più alta autorità giuridica dello Stato). Il 14 novembre il partito è diventato il Vlaams Belang, nome che porta tutt'oggi e dopo un periodo di declino relativo è tornato tra le principali forze politiche del Paese con il 12% alle Politiche del 2019, ma soprattutto come seconda forza politica alle Europee dello stesso anno con il 19% (e un risultato identico nel parlamentino fiammingo).

In Scandinavia

Un militante del gruppo Soldati di Odino
Un militante del gruppo Soldati di Odino

Anche in Scandinavia ci parecchi movimenti di estrema destra che fanno riferimento a Stormfront, il riferimento su internet dei suprematisti bianchi. Negli anni scorsi, soprattutto in Svezia, alcuni di questi gruppi si sarebbero resi protagonisti di assalti ai ricoveri per migranti e richiedenti asilo (tanto che negli anni il governo ha deciso di tenerli segreti). Negli ultimi anni è stato criticato l'operato a livello locale dei Democratici svedesi che tuttavia hanno sempre respinto ogni accusa.

A livello scandinavo sono attivi anche i Soldati di Odino, formazione che nasce come movimento nell'ottobre 2015 nella città di Kemi in Finlandia, ma poi si espande nel resto del territorio finlandese per poi passare oltre confine in Norvegia, Svezia, Islanda e anche in Canada e Stati Uniti. Si tratta di un gruppo che si presenta come di autoprotezione e per effettuare ronde nelle città in risposta al pericolo provocato dal massiccio arrivo di migranti. Il richiamo al tema della razza è evidente così come alcuni proclami neonazisti e il gruppo finlandese avrebbe legami anche con i nazionalisti russi che operano nella regione di Donetsk. Per ora tuttavia i Soldati di Odino non sono stati colpiti come organizzazione.

Chi invece per ora ha subito una sospensione per due anni e mezzo dalla politica danese è stato il movimento di estrema destra Stram Kurs, fondato da Rasmus Paludan: l'autorità danese ha contestato irregolarità procedurali sul sistema di raccolta firme per presentarsi alle elezioni (nel 2019 ha ottenuto l'1,8%). Oltre alla retorica fortemente antislamica, vi sono proposte durissime in tema di immigrazione con deportazione di tutti i migranti e l'obiettivo della difesa della razza danese. Paludan, che ha il vizio di bruciare copie del Corano, ha avuto diversi guai giudiziari dopo scontri in Svezia e in Belgio ed è stato arrestato in Germania e in Francia, e nel frattempo ha fondato una sorta di partito gemello di Stram Kurs che non ha agibilità politica in Danimarca fino all'ottbre 2022.

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