Italia e Estero

Nizza, Avignone, Gedda: Francia sotto attacco del terrorismo

Charlie Hebdo, le vignette satiriche su Maometto e la tensione con Ankara sullo sfondo dei terribili fatti di sangue
  • Nizza dopo l'attentato: lo sgomento dei cittadini, la visita di Macron
    Nizza dopo l'attentato: lo sgomento dei cittadini, la visita di Macron
  • Nizza dopo l'attentato: lo sgomento dei cittadini, la visita di Macron
    Nizza dopo l'attentato: lo sgomento dei cittadini, la visita di Macron
  • Il presidente Macron e il sindaco di Nizza Estrosi sul luogo dell'attentato - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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La Francia si ritrova ancora una volta sotto scacco, nel mirino di terroristi e di una ondata di odio che infiamma diversi Paesi islamici. Quella di oggi è la giornata del dolore che segue ad un progressivo innalzamento della tensione, sfociata in ben tre distinti episodi avvenuti in luoghi diversi ma nel volgere di poche ore.

Difficile immaginare una regia unica, più facile ricondurre i tre avvenimenti ad un comune sentimento che ora alimenta la preoccupazione dell'Eliseo.

L'attacco più drammatico è quello avvenuto nella Cattedrale di Notre-Dame, a Nizza. Tre le vittime, due delle quali decapitate. L'assalitore, Brahim A., 21enne di origini tunisine, è stato fermato dalle forze dell'ordine, alle quali ha dichiarato di aver agito da solo. Un incubo per la città della Costa Azzurra, che già nel luglio 2016 fu teatro di uno dei più devastanti attentati degli ultimi anni, costato 87 vittime, tra le quali anche cinque di nazionalità italiana.

Nelle stesse ore, ad Avignone, un uomo armato di coltello, avrebbe tentato di attaccare degli agenti e per questo è stato ucciso dalla polizia: anche in questo caso, riportano i media francesi, l'uomo è stato udito inneggiare ad Allah. Ma un attacco c'è stato anche al consolato francese a Gedda, in Arabia Saudita, dove una guardia è stata ferita da un assalitore.

Alle 15 campane a lutto in tutta la Francia, dove è stato riattivato lo stato d'emergenza e raddoppiata la sorveglianza nelle chiese. Nel frattempo, il presidente Macron si è recato a Nizza sul luogo dell'attentato: a lui sono giunti numerosi messaggi di solidarietà, compreso quello del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Ma perché la Francia si ritrova all'improvviso nel mirino del terrorismo? All'origine dell'ondata anti-francese, nei giorni scorsi c'è stata ancora una volta la pubblicazione di una vignetta da parte di Charlie Hebdo, il giornale satirico oggetto già nel gennaio 2015 di un brutale attentato costato 12 vite. Nelle scorse settimane, un docente era stato decapitato, reo di aver mostrato ai suoi studenti le vignette su Maometto già oggetto della rabbia assassina dei terroristi.

Bandiera francese data alle fiamme in Pakistan - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Bandiera francese data alle fiamme in Pakistan - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it

Stavolta la vignetta contestata ritraeva Erdogan, presidente della Turchia, che da giorni capeggiava una furiosa campagna internazionale contro le caricature del profeta, di recente ripubblicate dalla rivista francese e ritenute «blasfeme» dal mondo musulmano. La risposta è arrivata mettendo alla berlina nella nuova copertina il leader di Ankara. Una vignetta in cui Erdogan compare sul divano in maglietta e mutande, con una lattina in mano, mentre solleva il chador di una donna che trasporta due calici di vino, scoprendole il fondoschiena. Quindi l'esclamazione: «Ouuuh! Il Profeta!».

Quella che ne è derivata è stata una nuova tensione in chiave diplomatica e persino giudiziaria tra Ankara e Parigi, che ha alimentato nel mondo islamico ulteriore rabbia nei confronti della Francia. Ora la Turchia si affretta a condannare «con forza» l'attentato di Nizza.

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