Italia e Estero

Miriam Cominelli verso la Regione: in Loggia totonomi

L’assessore comunale all’Ambiente potrebbe prendere il posto di Girelli in Lombardia
L’assessore all’Ambiente in Loggia, Miriam Cominelli - © www.giornaledibrescia.it
L’assessore all’Ambiente in Loggia, Miriam Cominelli - © www.giornaledibrescia.it
AA

Candidata alla Camera in seconda posizione, ma soprattutto prima dei non eletti in Regione dopo Gian Antonio Girelli, seduto oggi al Pirellone ma capolista alla Camera, una posizione che lo vede di fatto «blindato» - e, quindi, in un seggio sicuro - per un posto nel parlamento che verrà. Protagonista assoluta di uno dei risvolti più immediati di queste elezioni politiche del 25 settembre è l’assessore all’Ambiente in Loggia, Miriam Cominelli.

Non tanto per la sua corsa alla Camera (stando ai sondaggi, in questo momento è molto improbabile che per Brescia possa scattare il terzo parlamentare), quanto per il suo piazzamento alle scorse Regionali.

«Sono onorata di essere stata indicata come candidata per le elezioni politiche dai territori, la cui voce è stata ascoltata e accolta dal nazionale che mi ha inserita nella lista - commenta Cominelli -. Ora ci aspetta una campagna elettorale breve ma decisiva per non lasciare il Paese in mano alla destra. Una campagna elettorale in cui mi impegnerò al massimo, come mi è stato chiesto dal partito e come tutti i militanti e iscritti sono certa che faranno. Questo - tiene però a sottolineare l’ex parlamentare - ovviamente non significa che verrà meno il mio impegno concreto e quotidiano sulle partite, tutte cruciali, che riguardano l’assessorato all’Ambiente del Comune di Brescia».

Già deputata nella legislatura 2013-2018, nonché membro della Direzione nazionale Dem, Cominelli è molto probabile che già dall’autunno - vale a dire dopo l’insediamento del nuovo Esecutivo - siederà in Consiglio regionale, subentrando appunto a Girelli. Tanto più che l’assessore era in pole per una candidatura proprio in Lombardia nel 2023, in ticket con il sindaco Emilio Del Bono.

Le cariche di consigliere regionale e assessore nel capoluogo sono però incompatibili: Cominelli si troverà quindi a un bivio e dovrà scegliere tra la via delle dimissioni in Loggia e la via della rinuncia al posto in Regione. Una scelta non semplice e più probabilmente sbilanciata in partenza sulla Lombardia: qualora lei rifiutasse di prendere il testimone di Girelli, infatti, a subentrare sarebbe Patrizia Avanzini, nel 2018 candidata al Pirellone sì sotto il simbolo del Partito democratico (ex area renziana), ma oggi iscritta ad Azione, a cui i Dem regalerebbero così un seggio, a sei mesi dal voto e con una campagna elettorale cruciale per strappare la Regione al centrodestra.

D’altro canto, andare al Pirellone significherebbe per Cominelli lasciare scoperto uno degli assessorati di maggior peso in Comune: quello all’Ambiente. Cosa potrebbe accadere, con l’uscita di scena di Cominelli, in Loggia, dove peraltro si voterà per il nuovo sindaco sempre nel 2023?

Le possibilità sono molteplici. Il sindaco Emilio Del Bono potrebbe nominare un altro assessore, nomina che deve essere necessariamente femminile per garantire le quote rosa, a meno che non voglia ridisegnare una parte più consistente della sua Giunta (scenario, quest’ultimo, improbabile). In questo caso in pole potrebbero esserci Donatella Albini che ha già la delega alla Salute, esercitata a tutti gli effetti come un assessore durante gli anni clou della pandemia, oppure Angela Maria Paparazzo, cui era stata affidata la delega al caso Castella.

Ma Del Bono potrebbe anche decidere di non nominare nuovi assessori e affidare le deleghe al presidente della Commissione Ambiente, Roberto Omodei. O, ancora, tenerle per sé fino alla fine del mandato. Al di là delle Politiche, sarà un autunno ricco di novità.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia