Italia e Estero

Messico, un video per Michele Colosio in attesa dell’addio

Il 12 luglio è stato ucciso a San Cristobal un 42enne di Borgosatollo. La famiglia sta aspettando ancora il rientro della salma
Michele Colosio, il 42enne di Borgosatollo ucciso a colpi di pistola in Messico
Michele Colosio, il 42enne di Borgosatollo ucciso a colpi di pistola in Messico
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Avrebbe compiuto 43 anni in questi giorni, il 17 agosto. Ma la vita di Michele Colosio è stata brutalmente interrotta nella tarda sera dello scorso 12 luglio, quando è stato ucciso a colpi di pistola mentre andava a fare la spesa a pochi passi da casa a San Cristóbal de Las Casas, in Chiapas, nel Messico. Per il compleanno la famiglia ha realizzato un commovente video nel quale si susseguono sue fotografie partendo da quando era bambino.

Michele aveva dedicato la vita per gli ultimi del mondo, per i dimenticati. Da una decina di anni faceva la spola tra Borgosatollo, paese natale, e il Messico per seguire progetti di volontariato. Aveva acquistato un podere che coltivava insieme ai contadini locali, era anche impegnato in progetti di istruzione per i bambini delle zone più povere. Tutto questo fino a poco più di un mese fa. Poi la tragedia, una morte ancora oggi senza una spiegazione, senza una chiara dinamica di cosa è accaduto quella sera. Un’attesa che per la famiglia appare infinita, soprattutto per mamma Daniela che ancora attende anche il ritorno della salma per l’ultimo addio.

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Il video della famiglia Colosio per Michele

«Purtroppo c’è una estenuante lentezza burocratica - raccontano dalla famiglia -, siamo costantemente in contatto con le autorità locali, ma ogni giorno è un rimandare, un continuo posticipare che rende il tutto ancora più insopportabile». Nessuna novità neppure sul fronte delle indagini. «Abbiamo un avvocato in Messico che ci tiene costantemente aggiornati - proseguono i familiari di Michele -, ma anche su questo fronte non c’è assolutamente nulla, noi stessi non vogliamo fare nessuna ricostruzione, non abbiamo elementi. Dobbiamo però ammettere, anche se non si fanno grandi passi in avanti, che le forze dell’ordine locali si stanno muovendo, non viene considerata una vicenda chiusa, questo ci lascia ben sperare che si possa arrivare alla verità».

Le certezze, se così si possono definire, sono pochissime. Michele era uscito di casa per fare acquisti in un negozio poco distante da casa. Qualcuno all’improvviso gli si è avvicinato e gli ha sparato. Un giornale locale ha scritto che gli spari sarebbero arrivati da una motocicletta, Michele sarebbe deceduto dopo il trasporto in ospedale. Niente altro. Le indagini messicane devono capire se si è trattato di un’azione diretta nei suoi confronti oppure di un tentativo di rapina. In ogni caso, resta il brutale omicidio di un uomo buono che, come non si stanca di ripetere mamma Daniela, «faceva solo del bene». Un uomo che ha speso ogni minuto della sua esistenza per rendere il mondo un posto migliore. Il suo esempio non sarà dimenticato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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