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Leoncino imbrattato, il bresciano sarà espulso dall'Accademia

Lo studente di Belle Arti e i suoi tre compagni che a Venezia hanno agito come vandali saranno allontanati. Il sindaco vuole incontrarli
  • Il Leoncino di San Marco imbrattato
    Il Leoncino di San Marco imbrattato
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    Il Leoncino di San Marco imbrattato
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Sarà espulso dall'Accademia di Belle Arti di Venezia cui è iscritto lo studente bresciano che assieme ad altri tre compagni di corso - tutti fuorisede - ha imbrattato con della vernice rossa nella notte tra venerdì e sabato uno dei due leoncini di San Marco presenti in piazzetta San Marco a ridosso della Basilica di Venezia e il vicino ponte dei Carmini, nella città lagunare. Stesso provvedimento, ovviamente, sarà adottato anche per gli altri tre giovani coinvolti.

Ad annunciarlo, in un'intervista rilasciata al Gazzettino, è stato lo stesso direttore dell'Accademia delle Belle Arti, Giuseppe La Bruna. «Hanno creato un danno all'istituto e quindi serve un monito forte. Credo che tutta la città voglia questo provvedimento perché è necessario educare i ragazzi» ha spiegato al Gazzettino il direttore, che ha anche aggiunto: Non ha senso che stiano all'Accademia, perché a 22 anni non si è più ragazzini. Noi costruiamo percorsi per ammirare il bello, non per vandalizzarlo». Ora l'accademia attende che i quattro si mettano in contatto per avviare il procedimento disciplinare, nel quale comunque potranno difendersi assistiti da un legale.

Frattanto, anche il Comune di Venezia sta pensando a come punire in modo utile, costruttivo e rieducativo i quattro, bresciano incluso: l'ipotesi al vaglio è quella di un percorso di lavori socialmente utili. Una dei quattro, una ragazza che sostiene di essere stata solo testimone degli atti vandalici, ha inviato una lettera chiedendo di poter incontrare il sindaco. «Ma non c'è solo lei - ha detto il sindaco Luigi Brugnaro - ci sono anche gli altri tre. Sono quattro, e quattro vogliamo vederne. La città pretende le scuse, non vendette. Gli faremo fare lavori socialmente utili. Ma pretendiamo di incontrarli, per chiudere la questione. Chi pensa di fare gesti del genere, deve sapere che a Venezia non è il caso: primo, perchè li rendiamo, secondo perchè gli facciamo fare una figuraccia. Va disincentivato l'effetto emulativo. Questi vandalismi ormai colpiscono un pò tutte le città».

«Noi siamo forti - ha concluso -, non abbiamo bisogno di vendicarci, ma se hai fatto un atto del genere ne devi rispondere. Diventeranno testimonial di ciò che non si può fare».

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