Italia e Estero

Le terapie intensive e quell'andamento da non sottovalutare

Il mese di agosto si è chiuso con 31 nuovi ricoverati nelle terapie intensive dei cinque hub della regione Lombardia
Operatori assistono un paziente in terapia intensiva - Foto Ansa/Andrea Canali
Operatori assistono un paziente in terapia intensiva - Foto Ansa/Andrea Canali
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Per il quarto giorno consecutivo sono in aumento le persone ricoverate in terapia intensiva causa coronavirus in Italia. Lo si evince dai dati del Ministero della Salute, che aggiorna a 94 il numero dei ricoverati nelle terapie intensive, 8 in più rispetto a domenica, quando l'aumento era stato di 7. Il mese di agosto si è chiuso così con 31 nuovi ricoverati nelle terapie intensive dei cinque hub della regione Lombardia, una media di uno al giorno. Ora sono 22 (bisogna considerare che anche c’è chi ne esce), ed è il dato più alto in Italia, mentre al 31 luglio eravamo a 7 pazienti (41 in Italia). Sempre a quella data le persone in ospedale erano 148 (716 in Italia) mentre ora sono 195 (nel Lazio sono 328, in tutta Italia sono 1288). 

Un andamento che non è da allerta, ma che comunque va tenuto monitorato. Sul tema è tornato ieri anche il biologo Enrico Bucci, che sulla sua pagina Facebook ha spiegato: «Due settimane dopo, il trend non solo non è migliorato, ma ha continuato la sua risalita esattamente speculare alla discesa che aveva portato ai minimi della fine di luglio, ci ha rimandato indietro esattamente di due mesi, ai valori osservati alla fine di giugno».

Due settimane dopo. Il 16 agosto (freccia nel grafico) avevo deciso, scatenando i più diversi mal di pancia, che il...

Pubblicato da Enrico Bucci su Lunedì 31 agosto 2020

Secondo Bucci, la «risposta con ritardo» dei reparti di rianimazione è iniziata. Si tratta ancora di numeri contenuti, ma la crescita aumenta: un segnale da non sottovalutare.

 

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