Italia e Estero

L’Italia torna in zona arancione fino al 30 dicembre: cosa cambia

Ci si potrà spostare liberamente nel comune tra le 5 e le 22. Negozi aperti, non bar e ristoranti
TRE GIORNI DI ZONA ARANCIONE
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Da oggi e per tre giorni tutta l’Italia cambia di nuovo colore: il 28, 29 e 30 dicembre da rossa diventerà arancione e arancione sarà anche il 4 gennaio. E come previsto tra dal decreto Natale e dal Dpcm ad esso collegato cambieranno di nuovo le regole, con un allentamento delle norme anti-Covid. In questi giorni ci si potrà spostare liberamente all’interno dei Comuni fra le 5 e le 22, e quindi sarà possibile andare a fare visita ad amici e parenti entro questi orari.

Negli stessi giorni sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, pure in un Comune diverso dal proprio ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone. I negozi saranno aperti, tranne che i bar e i ristoranti che resteranno chiusi e dovranno aspettare il 7 gennaio per riaprire. In ogni caso saranno possibili il servizio di asporto, dalle 5 alle 22 e la consegna a domicilio. L’Italia resterà in zona arancione soltanto questi quattro giorni. Dopo queste 72 ore di «semilibertà», il 31 dicembre e l’1, 2, 3, 5 e 6 gennaio ritornerà in zona rossa, e tra il 31 dicembre e il primo gennaio il coprifuoco verrà spostato fino alle 7 del mattino.

Va ricordato che nei giorni di fascia arancione le attività commerciali al dettaglio si svolgeranno comunque a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni. Sarà possibile spostarsi, anche tra Comuni di aree differenti, per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé. Non è invece mai consentito andare a trovare i genitori che sono in buona salute e vivono in un’altra regione, così come non sono consentiti «spostamenti per turismo extraregionali» tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.

È consentito anche andare in chiesa, dalle 5 alle 22, e assistere alle funzioni religiose, come pure sono consentire le passeggiate e le attività motorie, sempre dalle 5 alle 22. È possibile raggiungere parchi e giardini pubblici all’interno del proprio Comune o, in assenza di questi, quelli in un Comune limitrofo più vicini a casa, salvo diverse specifiche disposizioni delle autorità locali, a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento. In questi giorni di fascia arancione sarà possibile per chi risiede nei comuni sotto i cinquemila abitanti spostarsi tra le 5 e le 22 in un raggio di 30 chilometri senza andare verso i capoluoghi di provincia.

Sarà possibile anche in andare in un’altra regione ma rispettando il raggio massimo. Un chiarimento questo per consentire a tutti coloro che abitano nelle zone confinanti di non rimanere tagliati fuori dalla possibilità di incontrare persone che abitano in un paese a pochi chilometri ma in un’altra regione. È consentito l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Possibile infine spostarsi anche tra aree territoriali diverse per partecipare a funerali di parenti stretti e di un unico parente rimasto, sempre nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e sicurezza.

 

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