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Green pass per la pubblica amministrazione: Draghi firma il Dpcm

Chi è sprovvisto va allontanato dal posto di lavoro ed è considerato assente ingiustificato. Tutte le regole dal 15 ottobre
Il presidente del Consiglio Mario Draghi - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Il presidente del Consiglio Mario Draghi - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il dpcm sulle linee guida per l’obbligo del Green Pass da parte del personale delle pubbliche amministrazioni. Il provvedimento, varato su proposta del Ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta, sarà in vigore da questo venerdì, il 15 ottobre.

Questo il contenuto del dpcm, da quanto riportato da fonti di governo all’Ansa. «I soggetti sprovvisti di certificazione verde dovranno essere allontanati dal posto di lavoro. Ciascun giorno di mancato servizio, fino alla esibizione della certificazione verde, è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non lavorative. In nessun caso l'assenza della certificazione verde comporta il licenziamento». 

Nella pa, il datore di lavoro sarà libero di organizzare il controllo del green pass che potrà avvenire «all'accesso, evitando ritardi e code durante le procedure di ingresso, o successivamente, a tappeto o su un campione quotidianamente non inferiore al 20% del personale in servizio, assicurando la rotazione e quindi il controllo di tutto il personale». Per le verifiche si potrà usare anche la app gratuita Verifica C19. Il soggetto preposto al controllo, ricordano le stesse fonti, è il datore di lavoro, che può delegare questa funzione con atto scritto a specifico personale, preferibilmente con qualifica dirigenziale. Per le verifiche, oltre all'applicazione Verifica C19, saranno fornite alle amministrazioni applicazioni e piattaforme volte a facilitare il controllo automatizzato, sul modello di quanto avvenuto per scuole e università. Chi è in attesa di rilascio di valida certificazione verde potrà utilizzare i documenti rilasciati dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.

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Il dpcm prevede anche una maggiore flessibilità negli orari di ingresso e di uscita nei luoghi di lavoro pubblici.  «Ogni amministrazione - riportano le fonti governative -, anche al fine di non concentrare un numero eccessivo di personale sulle mansioni di verifica della certificazione verde, dovrà provvedere ad ampliare le fasce di ingresso e di uscita dalle sedi di lavoro del personale alle proprie dipendenze».

«Non sono consentite deroghe» all'obbligo di green pass per il personale della Pa, fatta eccezione «per i soggetti esenti dalla campagna vaccinale». E pertanto «non è consentito in alcun modo», in quanto «elusivo» dell'obbligo, «individuare i lavoratori da adibire al lavoro agile sulla base del mancato possesso di tale certificazione» o dell'impossibilità di esibirla. 

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