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Energia, approvato il decreto contro il caro bollette

Il Consiglio dei ministri ha approvato la misura per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi del settore elettrico e del gas
Bollete (foto di archivio) -  © www.giornaledibrescia.it
Bollete (foto di archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas nel quarto trimestre 2021.
In arrivo poco meno di due miliardi e mezzo per tagliare i costi fissi e tamponare così gli aumenti delle bollette di luce e gas.

Nel dettaglio si tratta di due miliardi per eliminare gli oneri generali di sistema nel settore elettrico e di 480 milioni per ridurre gli oneri generali sulla bolletta del gas. Gli oneri di sistema sulla bolletta della luce saranno compensati per 700 milioni con il ricavato delle aste di CO2 e con il trasferimento di 1,3 miliardi alla Cassa per i servizi energetici e ambientali.

Le nuove misure del decreto sulle bollette intervengono a vantaggio degli oltre 3 milioni di persone che beneficiano del bonus energia. Lo rende noto Palazzo Chigi al termine del Cdm. Si tratta, viene spiegato, di nuclei che hanno un Isee inferiore a 8.265 euro annui, nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli), percettori di reddito o pensione di cittadinanza, utenti in gravi condizioni di salute. «Per costoro - si sottolinea - sono tendenzialmente azzerati gli effetti del futuro aumento della bolletta».

Per circa 6 milioni di piccolissime e piccole imprese (con utenze in bassa tensione fino a 16,5kW) e per 29 milioni di clienti domestici, saranno azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema, per il IV trimestre 2021.

Quanto al gas, per circa 2,5 milioni di famiglie, che beneficiano del bonus gas sono tendenzialmente azzerati gli effetti del previsto aumento della bolletta.

Per tutti gli utenti del gas naturale, famiglie e imprese, l’Iva (oggi al 10 e al 22% a seconda del consumo) è portata al 5% e gli oneri di sistema sono fortemente ridotti.

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