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Elon Musk ora è il maggior azionista di Twitter

Il patron di Tesla è anche stato indicato dalla rivista Forbes come l'uomo più ricco del Pianeta, con un patrimonio di 219 miliardi di dollari
Elon Musk - © www.giornaledibrescia.it
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Elon Musk è il maggiore azionista di Twitter. A solo due settimane di distanza dall'aver ipotizzato il lancio di una sua piattaforma, il patron di Tesla rivela di avere una quota del 9,2% della società che cinguetta. Una partecipazione pari a 73,5 milioni di azioni dal valore di 2,9 miliardi di dollari, e con la quale apre un nuovo capitolo nella storia di amore e odio che lo lega al social creato da Jack Dorsey.

Proprio nel passo indietro di Dorsey dalla guida di Twitter potrebbero affondare le radici della decisione di investimento di Musk, secondo la rivista Forbes l'uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 219 miliardi di euro.

Quando Parag Agrawal è stato nominato amministratore delegato Musk ha postato una foto ritoccata in cui lo paragonava a Stalin, alludendo alla possibilità che avesse fatto fuori Dorsey come Stalin aveva fatto fuori Nikolai Yezhov.

Secondo indiscrezioni, il cambio della guardia nella società che cinguetta avrebbe agitato il patron di Tesla, preoccupato da un possibile aumento della censura sulla piattaforma.

Il tema della libertà di espressione è caro a Musk, che di recente non ha risparmiato critiche alla piattaforma social davanti i suoi 80 milioni di follower.

«Dato che di fatto Twitter è una piazza pubblica, il fatto di non aderire ai principi fondamentali della libertà di espressione mette a rischio la democrazia» ha twittato Musk nelle ultime settimane avviando un sondaggio fra i suoi follower, al quale ha chiesto di dichiarare se, a loro avviso, Twitter rispetta o meno i principi della libertà di parola.

«Le conseguenze di questo sondaggio saranno importanti. Per favore votate con attenzione», ha aggiunto in una sorta di avvertimento che ora sembra acquistare senso. Sulla carta la quota del miliardario visionario in Twitter è «passiva», come sono ritenute agli occhi di Wall Street tutte quelle sotto il 10%. Ma, fanno notare gli analisti, con il miliardario visionario non c'è mai nulla di passivo. Cosa però possa celarsi dietro l'operazione non è ancora chiaro.

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