Italia e Estero

Dispositivi anti-abbandono: a che punto siamo?

Il Ministro promette un decreto ad hoc per disciplinare la materia e differire l'obbligo. Ma intanto che si fa?
Bimbo sul seggiolino auto - © www.giornaledibrescia.it
Bimbo sul seggiolino auto - © www.giornaledibrescia.it
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Un fulmine a ciel sereno per le famiglie che pensavano di aver più tempo a disposizione per capire cosa acquistare. I seggiolini anti-abbandono sono diventati oggetto di conversazioni quotidiane in famiglia e davanti alle scuole.

E allora cerchiamo di fare chiarezza:

Norme. «Per incentivare l'acquisto dei dispositivi, con l'articolo 52 del decreto-legge n. 124 del 2019, il cosiddetto decreto fiscale, è stato previsto il riconoscimento di un contributo di 30 euro per ciascun dispositivo acquistato». Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, nel corso del Question Time alla Camera, rispondendo a un'interrogazione sui dispositivi anti-abbandono per i seggiolini auto.

«Nei prossimi giorni verrà adottato un decreto per disciplinare le modalità di erogazione - ha aggiunto -. In considerazione delle difficoltà nell'acquisto di tali dispositivi verificatesi nel periodo intercorrente tra la data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale, il 23 ottobre 2019, e quello di entrata in vigore, 7 novembre 2019, evidenzio che è allo studio da parte del Governo una proposta normativa per differire al 1° marzo 2020 l'applicazione delle sanzioni e, al contempo, dichiarare privi di effetti gli eventuali verbali di contestazione elevati a partire dal 7 novembre 2019».

Scelta. Se non c'è nessun dubbio se dovete acquistare un seggiolino auto nuovo che esce dalla fabbrica già con il sistema anti-abbandono integrato è diversa la situazione se dovete far diventare a norma il seggiolino che già possedete. Il Ministero delle Infrastrutture, sul suo sito, spiega in maniera dettagliata quali sono le caratteristiche che deve avere il dispositivo e deve attivarsi autonomamente «nel caso di allontanamento del conducente e può essere integrato nel seggiolino, oppure indipendente dal sistema di ritenuta».

E qui entra in gioco l'omologazione: ogni seggiolino esce dalla fabbrica con l'omologazione, ma un dispositivo esterno aggiunto in seguito potrebbe pregiudicarla. Ecco che la maggior parte dei marchi sottolinea di utilizzare dispositivi della stessa marca del seggiolino. Secondo gli esperti di laboratorio interpellati da Altroconsumo, un cuscinetto di pochi millimetri non pregiudica la sicurezza, ma la questione non è chiara. E anche qui si aspettano linee guida.

Multe. Nel frattempo però si rischiano le sanzioni da 83 a 333 euro oltre alla decurtazione di 5 punti patente. A doverla pagare è il conducente o chi è tenuto alla sorveglianza del minore. Se poi, entro due anni dalla prima multa,si incorre un’altra volta in una delle violazioni, oltre alla sanzione pecuniaria ci sarà anche la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.

E allora sarà meglio aspettare (e magari essere sanzionati) o correre il rischio mettendosi in regola e, magari, acquistare il dispositivo sbagliato? Ai posteri l'ardua sentenza.

 

 

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