Italia e Estero

Da oggi in vigore il nuovo Dpcm, ecco le regole fino al 6 aprile

Intanto da lunedì cambiano colore quattro regioni: Campania e Emilia in rosso, Friuli e Veneto in arancione
Locale chiuso a Venezia: da lunedì anche il Veneto sarà in zona arancione - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Locale chiuso a Venezia: da lunedì anche il Veneto sarà in zona arancione - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Entra in vigore oggi e resterà valido fino al 6 aprile prossimo, vale a dire sin dopo Pasqua, il nuovo Dpcm anti-Covid, il primo dell'era Draghi. L'introduzione delle nuove norme anticipa di 48 ore il cambio di colore di diverse regioni, cifra del peggioramento generale della situazione pandemica in Italia.

Da lunedì, infatti, saranno in fascia rossa la Campania e l'Emilia Romagna: specie nel primo caso il weekend si preannuncia all'insegna dell'allerta assembramenti. Sempre da dopodomani Friuli Venezia Giulia e Veneto saranno in arancione, mentre unica regione bianca rimane la Sardegna, con test obbligatori per gli arrivi.

Supera intanto quota 1 l'Rt medio nazionale, proprio mentre le statistiche ufficiali (alle quali sfuggono tuttavia molti casi specie della prima ondata e tutti gli asintomatici che pur avendo contratto il virus non hanno sviluppato la malattia) decretano il superamento dei 3 milioni di contagi da inizio pandemia. Il tasso di positività nazionale è tuttavia in calo al 6,3%, mentre alto resta il numero dei decessi riscontrato anche nelle ultime 24 ore: ben 297.

Nuovo Dpcm

ZONE BIANCHE
Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l'obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi). 

SCUOLA
Zone rosse
 - Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell'attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. 

Zone arancioni e gialle - I Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell'attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell'arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI

Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l'apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all'aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.

ATTIVITÀ COMMERCIALI 
In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per alcuni esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto (come le enoteche, non per i bar). 

SERVIZI ALLA PERSONA 
Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. 

SPOSTAMENTI DA E PER L'ESTERO
Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti «Covid tested». A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l'ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

TAVOLO DI CONFRONTO CON LE REGIONI
È istituito un tavolo di confronto presso il ministero della Salute, con componenti in rappresentanza dell'Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all'eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.

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