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Crisi, Renzi: «Vogliamo parlare di contenuti, non di poltrone»

Lo dice il leader di Iv, a Titolo quinto su Rai3
Matteo Renzi - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Staremo nell'arena politica lunedì e martedì, vedremo cosa il presidente del Consiglio farà, se arriverà al voto. Se dovessi scommettere oggi su un posizionamento nostro, ovviamente non possiamo votare la fiducia dopo quello che è successo, se cercherà di aprire alla senatrice Lonardo, a pezzi di Forza Italia e al mondo che sta cercando di portare con sé al posto nostro, ci asterremo». Lo dice Matteo Renzi, leader di Iv, a Titolo quinto su Rai3.

«Non stiamo attaccando Conte, stiamo chiedendo che diano i soldi per la sanità, con il Mes, che sblocchino i cantieri dell'Alta velocità e siamo l'unica forza politica che ha fatto dimettere i propri ministri». «Noi - ha aggiunto - abbiamo aperto una discussione sui contenuti, non la chiuderemo sulle poltrone. Non ci compreranno con due seggioline, sgabelli, sedie o poltroncine».

 

«Al momento il presidente del Consiglio 161 voti al Senato non li ha» aggiunge. Quanto al ruolo del capo dello Stato dichiara: «Il presidente della Repubblica ha fatto benissimo e ciò che lui fa va bene. Se ci si mette a discutere di come arbitra l'arbitro finiamo nella logica degli scontri fra ultras». E continua: «Se Conte avrà i 161 voti al Senato dovrà governare nei prossimi mesi con la maggioranza che si formerà e avrà il nostro rispetto». «La notizia che non arrivano le dosi Pfizer è una cosa enorme, spero il premier si sia occupato di questo oggi e non di telefonare a qualche senatore per arrivare a 161». 

«Noi non stiamo litigando per il gusto di litigare, ma perchè chiediamo una scossa» di fronte «all'immobilismo» di questo governo. Lo dice Matteo Renzi a Titolo Quinto. «C'è una campagna straordinaria di costruzione di fake news e denigrazione verso di noi. Sono molto colpito. Il tema della denigrazione dell'avversario, della costruzione di gruppi che agiscono sui social contro l'avversario è caratteristica del populismo di Trump che è un amico del premier», aggiunge.

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