Italia e Estero

Cosa sapere se si vuole viaggiare in Europa quest'estate

Dal Green Pass al Passenger Locator Form: tutti i documenti e i siti utili per pianificare gli spostamenti quest'estate
Passeggeri attraversano un aeroporto (foto simbolica) - Foto © www.giornaledibrescia.it
Passeggeri attraversano un aeroporto (foto simbolica) - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Sì, si può viaggiare nei paesi dell’Unione Europea, ma bisogna pianificare bene tutti gli spostamenti all’estero. Per tre ragioni fondamentali: per sicurezza, propria e delle altre persone, perché dall’1 luglio è in vigore il Green Pass in Europa e perché i vari Stati hanno introdotto normative diverse per l’ingresso. Ecco quindi quello che serve sapere se si vuole andare all’estero.

Cosa fare prima di partire?

Essenziali principalmente due cose: verificare le misure di ingresso del Paese di destinazione sul sito Viaggiare Sicuri e scaricare il Green Pass dalla piattaforma del governo. Le spieghiamo nei prossimi paragrafi.

Viaggiare Sicuri

È il sito di riferimento gestito dal ministero degli Affari esteri per gli italiani che viaggiano all’estero. Cliccando su «Cerca paese» nella colonna a sinistra della homepage e selezionando la propria destinazione, si accede a tutte le informazioni utili disponibili. Altrimenti, si può cliccare direttamente sulla voce «Questionario» che appare sotto il titolo della pagina su Google e da lì, seguendo le istruzioni, si ottengono tutte le indicazioni su ciò che è necessario fare per andare all’estero e rientrare in Italia. I risultati sono tendenzialmente gli stessi a quelli della pagina dei singoli paesi. Il consiglio è tenere monitorate le pagine che interessano quotidianamente: in un periodo come questo le regole vengono aggiornate molto velocemente ed è facile che sfuggano le ultime modifiche.

Il Green Pass per viaggiare in Europa

Dal 6 agosto il Green Pass sarà obbligatorio in tutta Italia, ma il certificato rilasciato a chi si è vaccinato, è guarito dalla Covid-19 o ha un tampone negativo è già in vigore dal primo luglio in tutta Europa. Come avevamo spiegato qui, in Italia il Green Pass viene rilasciato già dopo la prima dose di vaccino ma i paesi membri dell’Unione Europea e quelli dell’area Schengen (Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein) richiedono che chi viaggia abbia completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni. Quindi per entrare in un altro stato europeo bisogna aver fatto entrambe le dosi del vaccino e aver fatto passare almeno due settimane dalla seconda (e meno di 270 giorni, circa 9 mesi). Chi ne è fornito non deve sottoporsi ad altre misure di sicurezza sanitaria (tampone o quarantena). In alternativa, si può viaggiare in Europa se si è guariti dalla Covid-19 meno di sei mesi prima o si ha avuto esito negativo a un tampone molecolare o a un test antigenico nelle 48 ore precedenti (deve farlo sia all’andata sia al ritorno chi ha una sola dose di vaccino). Per sapere come si scarica il Green Pass, il sito de governo spiega tutto qui.

Il Passenger Locator Form

Per entrare in diversi paesi è richiesto un documento aggiuntivo al Green Pass: il Passenger Locator Form (PLF). Si compila online ed è richiesto in Belgio, Cipro, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna. Qui si trovano i link per compilare il modulo dei vari paesi, con indicato i casi in cui è necessario presentarlo (viaggi via aerea, mare, terra).

Per quanto riguarda l’Italia, sia i turisti stranieri che arrivano per un soggiorno sia gli italiani che tornano a casa devono compilare il Passenger Locator Form. Si accede da questo sito: una volta compilato, si riceve via email il modulo in pdf e il QR code associato da mostrare all’imbarco di aereo e nave (se richiesto, anche una volta atterrati), e ai controlli in treno. I bambini non devono compilarlo, i minori possono essere registrati nel modulo dell’accompagnatore.

Serve un’assicurazione sanitaria prima di partire?

Non è obbligatoria, ma il consiglio della Farnesina è stipularne una se si vuole partire in questa fase ancora condizionata dalla pandemia. Chiunque contrae il virus o entra in contatto con un positivo all’estero infatti deve sottoporsi alla quarantena seguendo le regole del Paese in cui si trova e non può viaggiare su mezzi commerciali (e quindi fare rientro in Italia). Ci sono delle differenze però: a chi si ammala, la normativa europea garantisce l’assistenza sanitaria e quindi è molto importante portare con sé la tessera sanitaria; chi invece è costretto a prolungare il soggiorno perché è entrato in contatto con un positivo o ha contratto il virus può stipulare delle polizze assicurative che coprono alcuni dei costi imprevisti legati a questa eventualità. Altroconsumo ha fatto un elenco spiegando alcune cose importanti da ricordare.

Come funziona il rientro in Italia

Chi ha il Green Pass secondo le regole europee (due dosi di vaccino effettuate almeno da 14 giorni) può rientrare senza misure aggiuntive. Chi non ce l’ha deve fare un tampone nelle 48 ore precedenti al rientro o sottoporsi a isolamento fiduciario per dieci giorni. In più, tutti devono compilare il Passenger Locator Form, che va consegnato ai controlli una volta atterrati.

Chi controlla i documenti

I controlli saranno effettuati tramite la app VerificaC19, sviluppata dal Ministero della Salute attraverso la società Sogei. L’App VerificaC19 può essere utilizzata dai soggetti «verificatori», ovvero chi è deputato al controllo delle Certificazioni verdi Covid-19, negli esercizi pubblici, negli uffici e in tutte le realta in cui il certificato vaccinale è richiesto secondo l’ultimo decreto. L'app è comunque disponibile gratuitamente su tutti gli store digitali, per cui qualunque cittadino può scaricarla sul proprio smartphone (sia iOs che Android) e provarla.

Siti e contatti utili

Un’altra piattaforma da tenere d’occhio è Re-Open Eu (scaricabile anche come app per Ios e Android), un sito dell’Unione Europea disponibile in 24 lingue tra cui l’italiano. Fornisce informazioni aggiornate in tempo reale sulla situazione sanitaria nei diversi paesi, tra cui la mappa con l’incidenza dei contagi in Europa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Non solo, ma il sito dà anche alcune informazioni molto pratiche, per esempio dice se si deve tenere la mascherina all’aperto, o a che ora c’è il coprifuoco.

In caso di difficoltà con il Green pass si può scrivere alla mail cittadini@dgc.gov.it o telefonare, tra le 8 e le 20, al numero verde 800912491.

Se non si è ricevuto l’authcode per scaricare il Green Pass italiano (se non sapete cos’è, trovate qui una breve spiegazione), il numero di riferimento è il 1500.

Per informazioni più dettagliate, la Commissione Europea ha dedicato una pagina alle spiegazioni sul Green Pass.

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